Coldiretti: aumentano del 31% le importazioni di soia statunitense

"La soia - sottolinea la Coldiretti - è uno dei prodotti agricoli più coltivati nel mondo"

Foto LaPresse / Nicolò Campo

MILANO (AWE/LaPresse) – Le importazioni di soia statunitense sono aumentate del 31% nel primo quadrimestre del 2018. Rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente per un totale di 43 milioni di euro. È quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat. Ciò, dopo la tregua raggiunta con l’incontro tra il presidente della Commissione Europea Jean-Claude Juncker e il presidente americano Donald Trump.

“Al centro dell’accordo – sottolinea la Coldiretti – l’impegno europeo ad importare più soia dai produttori Usa. Produttori duramente colpiti dalle ritorsioni cinesi scattate dopo le prime misure adottate dagli Stati Uniti nei confronti del gigante orientale”. “L’impegno di Trump a favore dei propri agricoltori è confermato dall’annuncio da parte dell’amministrazione statunitense di un piano di 12 miliardi di dollari. Un piano utile ad aiutare gli agricoltori statunitensi più colpiti dalla guerra commerciale in corso. Guerra che prevede tra l’altro aiuti diretti agli agricoltori in settori chiave come soia, mais, cotone, lattiero-caseario e carne suina. L’acquisto del surplus degli agricoltori di alcuni settori come quello ortofrutticolo, del riso, della carne bovina, e del latte e lo sviluppo di nuovi mercati per l’export dei prodotti agricoli statunitensi”.

“La soia – sottolinea la Coldiretti – è uno dei prodotti agricoli più coltivati nel mondo”

“L’accordo tra Usa e Ue riguarda direttamente l’Italia che è il primo produttore europeo con circa il 50% della soia coltivata. Ma che è comunque deficitaria e deve importare dall’estero. Per questo – conclude la Coldiretti – vanno attentamente monitorati nei prossimi mesi gli effetti dell’accordo siglato tra Unione Europea e Usa”.

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