Comunali a Caserta, Zannini e Magliocca contro Zinzi

Il presidente della Provincia, dimissionario, resta in sella grazie al legittimo impedimento

Il presidente della Provincia di Caserta Giorgio Magliocca

CASERTA – L’unica incognita resta la candidatura di Gianpiero Zinzi a sindaco di Caserta, in attesa che arrivi l’annuncio ufficiale da Roma. Per il resto, appare fuor di dubbio che le ‘larghe intese’ ormai sdoganate alla Provincia, saranno replicate anche nei Comuni al voto in Terra di Lavoro, a cominciare dal capoluogo. Lo si evince dalle informazioni fatte appositamente diffondere dal consigliere regionale Giovanni Zannini dopo un incontro ieri mattina con il presidente Giorgio Magliocca: “È risaputo che tra i due ci sia un ottimo rapporto al punto tale che Zannini sarebbe seriamente orientato a tirare la volata per un accordo bipartisan che prevederebbe una serie di intese sui territori e, tra questi, anche il Magliocca Bis – si legge in una nota dell’ufficio stampa del mondragonese – Zannini si sarebbe sincerato sull’evolversi delle condizioni di salute del Presidente Magliocca al quale avrebbe chiesto di ritirare le dimissioni. Staremo a vedere come evolverà lo scenario”.

In realtà non ci vuole molto a capirlo. Magliocca e Zannini hanno stretto da tempo un patto di ferro per governare la Provincia, patto che sarebbe saltato se l’esponente di Forza Italia, da poco destituito dell’incarico di coordinatore provinciale, e da qualche giorno dimissionario da sindaco di Pignataro Maggiore per motivi di salute, non fosse rimasto in sella facendo appello al legittimo impedimento. Ora che la situazione è di fatto congelata, Magliocca potrà sia restare sindaco che presidente della Provincia, sperando nel bis, col sostegno di Zannini come già è stato 4 anni fa. Stavolta però Zannini ha chiesto un impegno più organico e ufficiale sui territori. E visto che l’appuntamento più importante e imminente in agenda sono le comunali a Caserta, è ovvio che il riferimento è soprattutto a quelle. Chi sosterranno i due? Ovviamente Carlo Marino. Zannini, sebbene ogni tanto dia l’impressione di essere un battitore libero, in realtà deve tutto al governatore Vincenzo De Luca. E’ grazie al suo ruolo di consigliere regionale di maggioranza che annuncia fondi a pioggia nei comuni casertani e si atteggia a risolutore di problemi, dunque è fin troppo ovvio che per le Comunali si atterrà ai desiderata del governatore. Il quale su Caserta ci ha messo la faccia, mandando il figliolo Piero, deputato eletto proprio nel collegio di Terra di Lavoro, dove all’ultimo minuto spuntò miracolosamente un seggio, a benedire la ricandidatura di Marino. Un uomo di destra come Magliocca, dunque, sosterrà un piddino? A parte che Marino è tutto fuorché un uomo di sinistra (e non solo perché lo ricordiamo tutti superassessore con sindaco di Forza Italia Gigi Falco), l’ex An Magliocca non avrà alcun problema a dire sì alla proposta di Zannini soprattutto perché questo significherà fare campagna elettorale contro Gianpiero Zinzi. Tra i due i rapporti non sono mai stati idilliaci, tant’è che fu proprio sotto la gestione Magliocca, vicinissimo ad Armando Cesaro, che si consumò l’epurazione dalle liste di Fi alle Politiche di Zinzi. Averlo come avversario più che come alleato sarà assai più facile per il presidente della Provincia. Che con una semplice mossa ha messo a posto diversi tasselli. In questi giorni, Magliocca ha “congelato” le sue dimissioni, accampando il legittimo impedimento a esercitare le sue funzioni sia al Comune di Pignataro che alla Provincia. Alla guida dei due enti restano quindi rispettivamente il vicepresidente Domenico
Carrillo e il vicesindaco Antonio Palumbo, ma Magliocca può restare in carica ancora per qualche mese senza decadere.

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