Coronavirus, F. Boccia: “Impossibile chiudere tutto, qualcosa deve funzionare”

Le parole del ministro per gli Affari regionali e le autonomie

Foto Fabio Cimaglia/ LaPresse in foto Francesco Boccia

MILANO – “Non è possibile chiudere tutto. Se spegni tutti gli interruttori del Paese, spegni le luci anche negli ospedali. Bisogna consentire ad alcune centinaia di migliaia di eroine ed eroi quotidiani di fare il loro lavoro nella sanità. La filiera sanitaria deve funzionare”. Così il ministro per gli Affari regionali e le autonomie, Francesco Boccia, in un’intervista al ‘Corriere della Sera’ sull’emergenza coronavirus. Quali sono i servizi che resteranno aperti? “Per consentire agli italiani di restare a casa, anche la filiera agroalimentare deve andare avanti, da chi munge la vacca a chi compra e vende il seme da piantare nella terra.

Per consentire al Paese di funzionare, anche se al 10%, servono l’energia, i carburanti, i trasporti e la logistica. Se non si producono i cartoni o le buste di plastica, dove lo mettiamo il cibo che arriverà nelle case? Su questi quattro pilastri poggia il funzionamento del Paese”, aggiunge. Non è vero che il decreto del governo ha diviso i lavoratori in ‘serie A e serie B’? “No. Ci sono lavoratori di serie A, che sono a casa e li tuteliamo. E ci sono lavoratori della Champions, a cui dobbiamo dire grazie, dal personale sanitario al camionista che trasporta i beni alimentari”, sostiene il ministro dem.

(LaPresse)

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