Zero contagi, la Cina ha vinto la pandemia

“Se non imponiamo misure più severe in questa fase - dice l’amministratrice delegato di Hong Kong, Carrie Lam - i nostri precedenti sforzi per prevenire la diffusione della malattia in questi due mesi potrebbero essere completamente sprecati”

(AP Photo/Vincent Yu)

ROMA – Zero contagi, la Cina ha vinto la pandemia. La notizia sembra avere del fantascientifico, dell’irreale. Eppure corrisponde alla verità. A dimostrazione che il ricorrere a metodi coercitivi serve a debellare la pandemia. Neppure a Wuhan la città epicentro nel mese di dicembre oltre che nella provincia di Hubei, dove sono state registrate altri 8 morti per un totale di 3245 decessi.

La preoccupazione

Ma se non risultano più contagi interni al Paese, la preoccupazione nasce dal rientro di connazionali in patria. Quali possibili vettori di nuovi contagi. “Se non imponiamo misure più severe in questa fase – dice l’amministratrice delegato di Hong Kong, Carrie Lam – i nostri precedenti sforzi per prevenire la diffusione della malattia in questi due mesi potrebbero essere completamente sprecati”. Sono infatti 34 i casi di positività di persone rientrate dall’esterno – spiega la Commissione Nazionale della Salute – per un totale di 139, l’incremento giornaliero più grande nelle ultime due settimane. In Cina ci sono stati in totale 81mila casi di infezione, ma sono solo 7263 sono le persone ancora affetta da coronavirus”.

Vincono Wuhan e Hubei

Wuhan e Hubei sono state le due città focolaio dell’infezione dello scorso mese di dicembre, da dove è partita la pandemia che ora interessa tutto il mondo. Anche se si registrano zero contagi, aumenta il numero delle vittime: solo nelle ultime 24 ore sono state registrate 8 morti, tutte a Hubei, per un bilancio totale di 3245 decessi.

Stop agli stranieri

“Proteggere i nostri cittadini dalla Covid-19 è la priorità” ùha dichiarato la premier neozelandese Jacinda Arden. Dunque Nuova Zelanda e Australia chiudono le porte agli stranieri. Esclusi dal divieto solo partner e figli di cittadini e residenti nel Paese e professionisti della sanità.

Finora in Nuova Zelanda sono stati dichiarati 28 casi da contagio, 18 dei quali segnalati nelle ultime 48 ore. In Austria il primo ministro Scott Morrison i confini chiuderanno venerdì alle 21, una decisione “presa perché circa l’80% dei casi in Australia è stato il risultato di qualcuno che ha contratto il virus all’estero o è stato in contatto diretto con qualcuno che aveva”.

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