Covid, da Aifa via libera a booster per vaccinati J&J, protezione cala nel tempo

Foto Mauro Scrobogna / LaPresse in foto il Presidente dell’ Agenzia Italiana del Farmaco AIFA Giorgio Palù

ROMA – Un milione e mezzo di italiani vaccinato con Johnson&Johnson farà la dose di richiamo con un vaccino a mRna. La Cts dell’Aifa ha dato il suo parere positivo in merito e la macchina è pronta a mettersi in moto. Si tratta per la stragrande maggioranza di donne, circa un milione, che hanno preferito il siero monodose rispetto alla vaccinazione con due iniezioni. La somministrazione di una dose booster eterologa “è opportuna a partire da sei mesi dalla prima”, spiegano gli scienziati dell’Agenzia italiana del farmaco.

Una decisione supportata da un “solido razionale”. In ogni caso – viene precisato – “i dati disponibili indicano una sostanziale stabilità della risposta immunitaria, sia umorale che cellulare, fino a 8 mesi dalla somministrazione di una dose di vaccino Janssen (J&J)”. E anche la protezione nei confronti di malattia grave, ospedalizzazione o morte “risulta sostanzialmente stabile fino ad almeno 6 mesi dalla vaccinazione”. Allo stesso tempo, tuttavia, con il passare dei mesi si osserva “un lento declino dell’efficacia nei confronti delle forme lievi o moderate di malattia”.

Intanto in Italia la campagna vaccinale prosegue ed è stato tagliato il traguardo delle 90milioni di inoculazioni. La maggior parte però sono richiami o terze dosi, nonostante il Green pass, i restii sono ancora molti. Per questo motivo il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, torna a parlare di obbligo vaccinale che potrebbe essere esteso ad altre categorie. “Non è assolutamente un tabù e siamo pronti a prenderlo in considerazione perché l’obiettivo è quello di proteggere i cittadini italiani”, spiega.

La volontà resta quella di raggiungere quota 90% di immunizzati per poter aprire poi “una fase nuova e rivedere anche le misure restrittive, come l’utilizzo del Green pass”, dichiara ancora. I dati odierni della pandemia confermano il trend di crescita ma anche il suo rallentamento. Sempre sotto controllo la pressione ospedaliera con +37 ricoveri e un calo di 4 unità in terapia intensiva con 31 ingressi giornalieri. I nuovi positivi sono 5.188 con 63 decessi. Record di tamponi processati, oltre 717mila, con un tasso di positività che si attesta allo 0,7% (-0,5%).(LaPresse)

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