Covid, Goggia: senza vaccino non sarei potuta tornare in pista

"Non sono nessuno per giudicare, ciascuno ha le proprie ragioni. Rimango un'umile e modesta sportiva senza allargarmi fuori dal mio campo"

(AP Photo/Giovanni Auletta)

ROMA – “Non sono nessuno per giudicare, ciascuno ha le proprie ragioni. Rimango un’umile e modesta sportiva senza allargarmi fuori dal mio campo. Io mi sono vaccinata subito, ho completato le due dosi il prima possibile. Senza il vaccino non sarei potuta andare in giro e tornare sulle piste per lavorare e fare ciò che mi piace di più”. Lo dice Sofia Goggia parlando, ai microfoni di Rtl 102.5, delle polemiche legate a vaccino anti-Covid e Green Pass.

“Il green pass c’è da tantissimo; i bambini che frequentano le scuole elementari non possono accedere se non hanno effettuato determinate vaccinazioni. Quello anti-Covid è solo un vaccino in più. Non ho avuto paura di farlo, pur di tornare a vivere come prima avrei fatto di tutto”, rimarca la campionessa azzurra dello sci, oro in discesa alle Olimpiadi di Pyeongchang.

L’atleta bergamasca riconosce che “questo anno e mezzo ha inasprito tutti. La sofferenza psicologica che tutti hanno subito non è da sottovalutare”. “Da sportiva”, aggiunge Goggia, “dico che le emozioni a volte sono tutto. Quando si riescono a governare funziona tutto, quando riemergono possono travolgerti”.

E sui recenti exploit dell’Italia dello sport: “Provo un grande orgoglio e un grande onore. Spero sempre di essere all’altezza, io ce la metto tutta. Rappresento quell’Italia che di certo non sempre è perfetta, anche io sono fallibile come tutti, ma che prova a rialzarsi dalle cadute e dare il meglio di sé ogni giorno. Questo per me è fondamentale, nella vita quotidiana e in quella che conduco da sportiva”.

(LaPresse)

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