Covid, l’Italia torna sopra i 10mila casi: mai così tanti da maggio

Foto Filippo Attili / Palazzo Chigi / LaPresse Nella foto Francesco Paolo Figliuolo, Roberto Speranza e Franco Locatelli

ROMA – Per la prima volta dallo scorso 8 maggio l’Italia torna a superare la soglia psicologica dei 10mila positivi al covid. Nelle ultime 24 ore i contagi registrati sono stati 10.172 con 72 decessi. Quel giorno della scorsa primavera furono 10.173, ma al contrario di oggi la curva era in netta discesa. Netta, e questa volta a favore del presente rispetto al passato, la differenza dei decessi: 224 contro i 72 del bollettino giornaliero odierno.

Un dato che conferma la bontà della campagna vaccinale, almeno nel proteggere dalla malattia grave. Per questo il ministro della Salute, Roberto Speranza, nella riunione in videoconferenza del G7 dei ministri della Salute invita a “intensificare la copertura vaccinale in tutti i Paesi” vista la crescita dei contagi. Il tasso di positività balza all’1.9% ma la pressione sugli ospedali, pure in crescita con +90 ricoveri in area medica e +5 in terapia intensiva, resta comunque ampiamente sotto le soglie di allarme a livello nazionale.

L’identikit di chi oggi entra in terapia intensiva è tracciato nel monitoraggio Fiaso, la Federazione italiana delle aziende sanitarie e ospedaliere, dal quale si evince che il 74% dei pazienti nel reparto dove vengono curati i malati più gravi non ha ricevuto alcuna dose di vaccino o non ha completato il ciclo vaccinale.

Per quanto riguarda invece i malati che hanno ricevuto la doppia dose ma ciò nonostante sono finiti in terapia intensiva si tratta per il 70% dei casi di pazienti con gravi comorbidità, affetti da cardiopatia, obesità grave, diabete, broncopneumopatia cronica ostruttiva, neoplasia, o dializzati, trapiantati o immunosoppressi, sui quali può essersi verificato un fallimento vaccinale causato proprio dalle patologie.

Si tratta della categoria di persone per la quale la dose di richiamo è necessaria il prima possibile. “Ieri ne abbiamo somministrate 140mila”, rende noto il commissario all’emergenza Francesco Paolo Figliuolo parlando di una media settimanale di 110-120mila al giorno. Numeri che devono aumentare il più velocemente possibile.(LaPresse)

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