Covid, Lombardia a rischio giallo. Fontana: “Non siamo la Cenerentola ma la principessa d’Italia”

Foto Luca Bruno / AP in foto Attilio Fontana

MILANO – La Lombardia è in bilico fra la zona bianca e la gialla per la prossima settimana. I dati delle ultime 24 ore segnalano un balzo dei contagi a 8.292 con 17 morti in più (34.793 dall’inizio della pandemia) e un aumento dei ricoveri in area medica (1.307, +50) a fronte di un leggero calo in terapia intensiva, dove ci sono 2 pazienti in meno rispetto a ieri e 161 in totale. Il tasso di positività è al 4%. Ma la campagna vaccinale prosegue rapidamente con oltre 18,6 milioni di dosi somministrate e più di 4,7 milioni di adesioni per la terza dose.

“In terapia intensiva abbiamo da poco superato la soglia fatidica del 10%, mentre per quelli in reparto ordinario siamo al 12,3% per cui dovremo aspettare i dati di giovedì per capire se passeremo in zona gialla o rimarremo in zona bianca”, commenta il governatore Attilio Fontana a SkyTg24. E poi approfitta della conferenza stampa di fine anno per togliersi qualche sassolino dalla scarpa: “Abbiamo subito anche degli attacchi ingiustificati, siamo stati oggetto di una narrazione assolutamente fuorviante e falsa come se la Regione Lombardia fosse diventata la Cenerentola di questo Paese. Non lo è mai stata, la Lombardia è la principessa e non la Cenerentola di questo Paese”.

Tracciando il bilancio del 2021, il presidente sottolinea che “è stato un anno difficile, sicuramente complesso ma durante il quale la Lombardia, senza ombra di smentite, ha mostrato la sua parte migliore. Un’annata di cui siamo veramente orgogliosi”. E la risposta è arrivata anche con la campagna vaccinale. Dalla lotta alla pandemia alla vicinanza ai fragili, dalle Olimpiadi all’ultima legge approvata per aiutare i giovani all’inserimento nel mercato del lavoro, sono tanti i temi trattati.

Ma l’inquilino di Palazzo Lombardia tocca poi anche il tasto della ripresa economica. “È ripartito il motore dell’economia. Abbiamo ricominciato ad essere, anche se non avevamo mai smesso di esserlo, la vera locomotiva del Paese. Il vero Pnrr l’abbiamo fatto noi, perché noi l’abbiamo già applicato, mentre l’altro Pnrr è in fase di discussione”.

Non è ora ancora di parlare di ricandidatura, secondo Fontana. “Ne parlo quando potrò dire con grande soddisfazione che la battaglia contro il virus ha raggiunto risultati che ci mettono in sicurezza”, taglia corto il governatore. Intanto, si rincorrono le voci su una possibile ‘concorrenza interna’ con Letizia Moratti, corteggiata da qualcuno anche per il Quirinale, in vista del 2023. Ma la vicepresidente bada al sodo: “Io mi occupo di sanità in Regione, è un impegno significativo al quale tengo molto e al quale sto dedicando tutta me stessa”. La preoccupazione dell’assessora al Welfare è l’equilibrio fra le cure ospedaliere non Covid e quelle legate al virus, dato che la morsa stenta a calare.

Il Pd, invece, offre un’altra lettura del 2021. E il capogruppo in Consiglio regionale, Fabio Pizzul, attacca: “Ancora una volta il presidente Fontana tenta di riabilitare la sua amministrazione attribuendo alla malasorte e alla malevolenza altrui tutti i problemi di gestione della pandemia. Il presidente le ha viste le code di due ore al freddo che tanti anziani e tanti minori devono fare per avere un test antigenico? Dov’è l’eccellenza della Regione Lombardia?”.(LaPresse)

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome