Covid, Schillaci: “Mai dubbi sull’ importanza dei vaccini”. Iss: “Sale l’incidenza dei casi”

Sale l'incidenza settimanale che passa dai 307 della scorsa settimana ai 353 casi ogni 100mila abitanti.

Orazio Schillaci (Foto Roberto Monaldo / LaPresse)

Sale l’incidenza settimanale che passa dai 307 della scorsa settimana ai 353 casi ogni 100mila abitanti. È un Covid che ‘rialza la testa’ quello registrato nell’ultimo monitoraggio della cabina di regia dell’Iss. Nessuna regione a rischio alto, 12 a rischio medio, 8 basso ma un Rt medio, calcolato sui casi sintomatici, pari a 0,88, in leggero aumento rispetto alla settimana precedente ma, per il momento, ancora sotto la soglia epidemica.

Intervenuto alla Camera, per rispondere a una interrogazione urgente, il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha assicurato che “mai” nessuno nell’esecutivo ha nutrito dubbi nei confronti dei vaccini.

“In nessun momento da parte del Governo, dal presidente del Consiglio né nal sottoscritto, è stata messa in discussione l’importanza della vaccinazione”, ha affermato. Per Schillaci, le parole di Marcello Gemmato, sottosegretario alla Salute in merito ai vaccini “sono state decontestualizzate e lui stesso ha già smentito qualsiasi malevola interpretazione” delle sue dichiarazioni. E rassicura anche sull’uso di mascherine all’interno di ospedali e Rsa: “Mai abbiamo pensato all’abbandono dell’uso delle mascherine”. A Lungotevere Ripa, ha fatto sapere Schillaci, si sta lavorando anche alla ‘revisione’ del periodo di quarantena e dell’isolamento per i positivi. “Non sarà una ordinanza, ma un decreto – ha spiegato – perché c’è da modificare una legge. Ci vorrà ancora qualche giorno”. Per il protocollo, dalle parti del ministero, ci sono “idee chiare: 5 giorni di isolamento per gli asintomatici e per chi non ha una forma virulenta della malattia”.

Parla a 360 gradi di covid, il ministro, nel giorno della nuova ‘Era’ dei bollettini settimanali: “Solo la pubblicazione è settimanate, ma la raccolta dei dati resta quotidiana”. Intanto solo 208.346 i nuovi casi di contagio registrati in Italia – dati al 17 novembre – e 533 i decessi. Oltre 1 milione di tamponi, tra antigenici e molecolari, è stato processato in Italia, facendo salire il tasso di positività a 15,5%, con un incremento dell’1,9% rispetto alla settimana precedente.

di Laura Pirone

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