Covid: verso nuove capienze. Costa: “In prossimo Cdm anche l’apertura delle discoteche”

La prossima settimana segnerà una nuova tappa nel percorso della ripartenza

ROMA – La prossima settimana segnerà una nuova tappa nel percorso della ripartenza: sul tavolo del governo le nuove capienze di stadi, teatri e cinema, mentre sembra avvicinarsi anche la decisione sulla riapertura delle discoteche.

Ad annunciarlo a LaPresse è il sottosegretario alla Salute Andrea Costa che sostiene: “La prossima settimana arriverà la decisione anche sui locali da ballo. Su questo mi sento di sbilanciarmi”.

Pronta la risposta del presidente del Silb-Fipe, Maurizio Pasca, secondo il quale “dal governo arrivano segnali positivi e il prossimo Cdm dovrebbe essere quello buono”. “Ma anche prima dell’estate avevano detto che avremmo riaperto – aggiunge parlando con LaPresse -, quindi aspettiamo di capire cosa succederà. Sono 22 mesi che siamo chiusi e le altre attività hanno riaperto tutte. Il 30% dei nostri locali ha ormai chiuso definitivamente e se non dovessimo riapartire durante questo inverno tutto il settore sarebbe destinato a chiudere. Non credo che il governo voglia silenziare la musica in Italia”.

Il Comitato tecnico scientifico, nel parere fornito all’esecutivo, ha detto sì alla riapertura al 100%, solo per cinema, teatri e sale da concerto all’aperto, consigliando l’80%, per quelli al chiuso. Per le strutture sportive si auspica un aumento della capienza fino al 75% all’aperto e al 50% al chiuso. Il tutto solo in zona bianca, con green pass e mascherine.

Intanto la campagna vaccinale è a un passo dal superamento dell’80% di immunizzati e i risultati si vedono sul fronte epidemiologico con un netto calo di ricoveri, decessi e contagi.

Con quasi 85 milioni di dosi effettuate e 42 milioni e mezzo di persone che hanno completato il ciclo anti-Covid (78,54%), l’ondata autunnale dei contagi non porta, per ora, dati preoccupanti. Ma sono ancora oltre 3 milioni gli over 50 ancora non coperti dal siero e “rappresentano – dice Costa – un fattore di rischio, da monitorare, per il Servizio sanitario nazionale”. “Nelle ultime settimane c’è stato un aumento di prenotazioni vaccinali anche in queste fasce di età – conclude -, ma non è abbastanza. Mi auguro che l’estensione del Green pass dal 15 ottobre, ne convinca altri”.

Di Alessandra Lemme

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