“Cretino”, poi gli schiaffi: sospesa una maestra del ‘Giardino d’Infanzia’

PARETE (Ernesto di Girolamo) – Maltrattamenti in una scuola paritaria dell’infanzia: insegnante sospesa per 12 mesi. I Carabinieri della Stazione di Parete, in seguito a un’indagine condotta sotto la direzione della Procura della Repubblica di Napoli Nord, hanno eseguito un’ordinanza emessa dal Gip del Tribunale di Napoli Nord che impone la misura cautelare della sospensione dall’esercizio di un pubblico ufficio o servizio per dodici mesi nei confronti di Angelina Cerci, un’insegnante di Casal di Principe del ‘Giardino dell’Infanzia’ di via Concetto Marchesi. Le indagini, condotte dai militari della Stazione Carabinieri di Parete e dirette dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord, sono scaturite da una denuncia presentata nel mese di giugno da una madre. Il figlio di tre anni aveva confessato di essere stato oggetto di maltrattamenti da parte della sua maestra presso la scuola paritaria.

Il bambino affermava di essere stato picchiato e insultato dalla maestra, il che lo aveva portato a non voler più frequentare la scuola. Dopo aver appreso delle accuse del figlio, la madre ha contattato altre madri dei compagni di classe, le quali hanno confermato che i loro figli avevano subito abusi fisici e verbali da parte della stessa insegnante. I bambini erano stati picchiati e insultati, etichettati come “cattivi” e derisi con epiteti offensivi come “scemo” e “cretino”. La madre, preoccupata per i segni di violenza che aveva notato sul corpo del figlio, ha deciso di cucire un registratore nei vestiti del bambino e ha consegnato i file audio risultanti ai carabinieri quando ha presentato la denuncia. Dall’analisi dei file audio è emerso chiaramente che una voce femminile aveva rivolto insulti e schiaffi al bambino. Le indagini sono proseguite con gli interrogatori delle altre madri menzionate nella denuncia, le quali hanno confermato che i loro figli erano stati picchiati e maltrattati dalla stessa insegnante. Di conseguenza, i Carabinieri di Parete guidati dal comandante Vincenzo Boerio, coordinati dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord, hanno condotto un controllo presso la scuola, assistiti dal personale specializzato dell’Arma. Durante l’ispezione, sotto il pretesto di controlli sanitari, sono state acquisite le immagini dal sistema di videosorveglianza installato nella scuola. L’analisi delle registrazioni ha confermato inequivocabilmente il comportamento aggressivo e minaccioso dell’insegnante verso i bambini. Le immagini mostravano schiaffi al viso, calci, spinte e strattonate violente, così come tirate di capelli. Il lavoro scrupoloso della polizia giudiziaria ha reso evidente il comportamento abusivo dell’insegnante nei confronti dei minori, causando loro sofferenza morale e psicologica persistente. Ovviamente tutte le accuse nei confronti della Cerci dovranno essere provate nel procedimento giudiziario che ne potrà scaturire, fino ad allora dovrà essere considerata innocente. La comunità di Parete, nella quale è subito girata la voce, ora aspetta ulteriori sviluppi nelle indagini e un’azione legale adeguata per garantire che i diritti dei bambini siano tutelati e che gli autori di tali atti siano ritenuti responsabili. La scuola, parte lesa nell’indagine, ha collaborato senza esitazione con le forze dell’ordine.

La direttrice sconvolta: “Era da 5 anni con noi”

PARETE (edg) – “Sono rimasta davvero sorpresa, non ci posso ancora credere. E’ stata con noi ben 5 anni, le ho affidato i miei due nipoti che erano in classe con lei. Speriamo possa chiarire la posizione il prima possibile”. Rosa Iriti, direttrice della scuola paritaria ‘Il Giardino d’Infanzia’ di via Concetto Marchesi a Parete, si è vista arrivare addosso un macigno pesantissima. E’ finita, con la scuola che ha portato avanti insieme a sua sorella, da tanti anni, al centro di un complicatissimo episodio di cronaca che vede protagonista una insegnante, Angelina Cerci di Casal di Principe, che è stata scoperta – grazie alle immagini di videosorveglianza -a usare violenza nei confronti di alcuni bambini. “Appena abbiamo saputo delle indagini su di lei subito l’abbiamo allontanata dalla scuola – ha detto la direttrice Rosa Iriti – anche perché abbiamo subito capito che i controlli dei carabinieri si stavano concentrando sulla sua figura. Abbiamo noi fornito le immagini delle telecamere, per dare una grossa mano alle forze dell’ordine nel fare chiarezza su quanto era accaduto. Conosco l’insegnante da anni e non mi sarei mai aspettata che potesse usare violenza: non è un ‘mostro’, è sempre stata insieme ai bambini e non era difficile vederla giocare sugli scivoli coi piccoli. Per questo motivo spero vivamente che possa raccontare la sua versione dei fatti, è chiaro che sono rimasta davvero molto delusa da tutto ciò che ha messo in cattiva luce anche la mia scuola”. Non solo. “Sono rimasta delusa dall’atteggiamento di alcune mamme: speravo che – visto il rapporto esistente – potessero farmi presente questi episodi e magari avremmo potuto risolvere a priori allontanando dalla scuola la maestra – ha concluso Iriti – E’ un peccato perché questi atteggiamenti inqualificabili sono durati fino alla fine dell’anno scolastico. Nel momento in cui le colpe saranno accertate, la scuola si costituirà quale prima vittima di quanto accaduto e continuerà a garantire la tutela, la sorveglianza e la cura che da anni la contraddistinguono”.

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