La lotteria dei rigori premia la Croazia, ma la Danimarca esce a testa alta

Rakitic segna il rigore del definitivo 4-3. In avvio di gara vantaggio di Jorgensen e pareggio di Mandzukic. Al 115' Modric si è fatto parare un rigore da Schmeichel

Croazia vs Danimarca - Mondiali Russia 2018
Il rigore decisivo di Ivan Rakitic che festeggia la qualificazione ai quarti sotto gli occhi dell'eliminato Schmeichel LAPRESSE / AFP PHOTO

NIZHNY NOVGOROD – E’ stata la lotteria dei rigori a determinare chi tra Croazia e Danimarca avrebbe centrato la qualificazione ai quarti. Dopo una gara esaltante nel primo tempo e blanda nella ripresa e per quasi tutti i supplementari, è stato necessario attendere i tiri dagli undici metri. Prima però, al 115′, la clamorosa occasione per i croati: un rigore che Modric ha sciupato, facendosi bloccare la conclusione – debole – da Schmeichel. Nella lotteria conclusiva è decisivo il rigore realizzato da Rakitic.

Botta e risposta nei primi quattro minuti

La partita si accende dopo una manciata di secondi. Sugli sviluppi di un angolo, conclusione del difensore centrale Jorgensen: ‘papera’ di Subasic che devia con la gamba sinistra ma il pallone finisce alle sue spalle dopo aver ‘baciato’ il palo. Passano tre minuti e arriva il pareggio croato con Mandzukic, abile a girare in rete un pallone vagante in area danese. E’ la Croazia a dettare i tempi di gioco, come prevedibile, mentre la Danimarca punta a rendersi pericolosa in contropiede.

Occasioni da una parte e dall’altra

Modric e compagni sembrano avere le chance per andare a segno ma le migliori occasioni sono per la Danimarca: prima una conclusione di Eriksen deviata in angolo e poi un’uscita di Subasic a chiudere lo specchio a Braithwaite. Le azioni pericolose si susseguono da una parte e dall’altra del campo. Nel finale di tempo da segnalare un tiro-cross di Eriksen che colpisce la parte alta della traversa e un rasoterra di Rakitic che chiama alla non facile parata a terra Schmeichel. Si va all’intervallo sull’1-1.

Ripresa a ritmi più bassi

Nella seconda frazione di gioco i ritmi si abbassano. E’ comprensibile, considerando il dispendio di energie di entrambe le squadre nel primo tempo. Poche le occasioni degne di note. Qualche conclusione dalla distanza e cross in area, ma le retroguardie non concedono spazio e i due portieri sono costretti a interventi di routine. Con questa situazione, il finale non può che essere di parità. Si va ai supplementari.

Supplementari

Poche occasioni da segnalare nell’extra-time. Questo fino a cinque minuti dal termine, quando Modric prende palla nel cerchio di centrocampo e lancia in profondità Kramaric. Quest’ultimo salta Schmeichel ma viene steso in area dal difensore centrale Jorgensen a pochi passi dalla porta ormai vuota. L’arbitro Pitana indica il dischetto e, come previsto dal nuovo regolamento, punisce col giallo l’autore del fallo. Dagli undici metri si presenta Modric che però calcia debolmente alla sinistra di Schmeichel che para, sotto gli occhi di papà Peter.

Undici metri della paura

I tiri dal dischetto fanno tremare le gambe a tanti ed esaltano i portieri. Schmeichel para altri due tiri, Subasic addirittura tre. Il pallone decisivo è per Rakitic che spiazza l’estremo difensore danese e porta la Croazia ai quarti, dove affronterà la Russia.

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