Cuba, il presidente fa mea culpa: le carenze del Governo hanno influito sulle proteste

In un discorso televisivo tenuto mercoledì sera ha anche invitato i cubani a non agire con odio, in riferimento alle violenze dei giorni scorsi

TOPSHOT - Cuban President Raul Castro (L) waves next to First Vice-President Miguel Diaz-Canel (C) during a National Assembly session that will select Cuba's Council of State ahead of the naming of a new president, in Havana on April 18, 2018. Cuban President Raul Castro steps down Thursday, passing the baton to a new generation in a transition that brings to a close the Castro brothers' six-decade grip on power. The 86-year-old has been in power since 2006, when he took over after illness sidelined his brother Fidel, who seized power in the 1959 revolution. / AFP PHOTO / STR

L’AVANA – Il presidente di Cuba Miguel Diaz-Canel per la prima volta fa autocritica, affermando che le carenze dell’esecutivo nella gestione dei problemi del Paese hanno avuto un ruolo nelle proteste di questa settimana. Ma in un discorso televisivo tenuto mercoledì sera ha anche invitato i cubani a non agire con odio, in riferimento alle violenze dei giorni scorsi. I manifestanti hanno protestato per i prezzi elevati, la carenza di cibo e le interruzioni di corrente e alcuni hanno chiesto anche un cambio di governo. Fino ad ora, il governo cubano aveva incolpato solo i social media e il governo degli Stati Uniti per le proteste del fine settimana, le più grandi viste a Cuba da un quarto di secolo fa, quando l’allora presidente Fidel Castro era sceso personalmente in strada per calmare le piazze.

(LaPresse)

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome