Cure mediche: indebitati 7 milioni di italiani

Nel solo 2017 gli italiani hanno pagato di tasca propria 150 milioni in esami e visite mediche non rimborsate dal Servizio sanitario per ben 40 miliardi di euro l’anno. Costretti anche a vendere casa per appianare i debiti. Sono alcuni dei dati emersi dal rapporto Censis-Rbm Assicurazione Salute, presentato oggi a Roma, in occasione del Welfare Day

Sanità cure mediche
Foto LaPresse - Claudio Furlan

ROMA (Alfredo Stella) – Sette milioni di italiani indebitai per le visite mediche. E’ quanto emerso dal rapporto Censis-Rbm presentato a Roma. Nel solo 2017 gli italiani hanno pagato di tasca propria 150 milioni in esami e visite mediche non rimborsate dal Servizio sanitario nazionale. Ben 2,8 milioni sono stati costretti a svincolare i propri investimenti o, addirittura, a vendere casa. Gli italiani con l’acqua alla gola, insomma, quella stessa acqua che dovrebbe servire a mandar già la medicina e che invece è diventa essa stessa una vera purga amara.

I farmaci

Da quelli per abbassare la febbre, alle ecografie urgenti che non possono attendere mesi; dagli occhiali da vista alle sedute dal dentista.

I dati

Per le spese simili che riguardano la salute, incluse quelle per cui non è previsto il rimborso del servizio sanitario, i nostri connazionali spendono ben 40 miliardi di euro di tasca propria ogni anno. Una spesa sanitaria privata che non accenna a rallentare, anzi tutt’altro. Al punto che in 4 anni, nel periodo 2013-2017, ha visto un aumento di ben il 9,6%.

Il fenomeno ha riguardato oltre 44 milioni di persone, più di 2 italiani su 3, con un esborso di circa 655 euro ciascuno. In particolare 7 cittadini su 10 hanno acquistato farmaci di tasca propria, per una spesa di 17 miliardi; 6 cittadini su 10 visite specialistiche (circa 7,5 miliardi); 4 cittadini su 10 prestazioni odontoiatriche (oltre 8 miliardi). E ancora, oltre 5 cittadini su 10 prestazioni diagnostiche e analisi (3,8 miliardi); oltre 1,5 cittadini su 10 occhiali e lenti (circa 2 miliardi).

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