Dazi, contromisure cinesi: si va dalle teste di maiale ai pistacchi

La lista di prodotti statunitensi messa a punto da Pechino per rispondere alle misure protezionistiche di Washington

Chinese President Xi Jinping (C) and Premier Li Keqiang (R) sing the national anthem during the opening session of the Chinese People's Political Consultative Conference (CPPCC) in Beijing's Great Hall of the People on March 3, 2018. / AFP PHOTO / WANG ZHAO

PECHINO (AWE/AFP) – La Cina risponde agli Usa sulla questione dazi. Dalle teste di maiale ai pistacchi, passando per il whiskey. La lista di prodotti statunitensi messa a punto dalla Cina per rispondere alle misure protezionistiche di Washington potrebbe colpire una fetta rilevante degli scambi bilaterali tra le due maggiori economie mondiali. Dopo l’imposizione dei nuovi dazi su miliardi di importazioni cinesi scattata a mezzanotte, Pechino ha iniziato a rispondere dollaro su dollaro. Da Oriente non è arrivato alcun aggiornamento ufficiale dell’elenco. Che dovrebbe quindi rimanere lo stesso presentato un mese fa.

Dazi, le contromisure della Cina: dai pistacchi alle frattaglie di maiale

A rientrare nella lista ci sono prodotti enormemente diffusi, come la soia e le automobili. Ma anche merci meno note, che potrebbero avere difficoltà a trovare spazi di mercato oltre a quello rappresentato dagli 1,4 miliardi di consumatori cinesi. Le frattaglie di maiale, ad esempio, che nel Paese asiatico hanno avuto un giro d’affari di 251 milioni di dollari lo scorso anno. Con i piedini e le teste a fare da traino, secondo i dati della dogana statunitense.

Il signor Zhu, importatore per Dongguan Qianteng Import & Export, spiega a riguardo che la qualità dei piedini di maiale americani è buona. Ma il prezzo è più basso che altrove. E il prezzo, sottolinea, “è fondamentale“. Sulle tavole cinesi finisce poi circa la metà dell’export americano di pistacchio, secondo quanto rilevato da una indagine di Panjiva. E i pistacchi, insieme ad altra frutta a guscio per 175 milioni di dollari, sono a loro volta inclusi nella lista dei nuovi dazi.

Prodotti alimentari: un interscambio tra Cina e Usa

Altro caso interessante, quello delle zampe di pollo. Negli Stati Uniti sono considerati scarti, in Cina sono molto apprezzate. “Se pensiamo a questo tipo di prodotti, c’è un numero limitato di mercati dove possono andare“. Lo spiega Christopher Rogers che presso Panjiva svolge il ruolo di analista. Ma si potrebbero anche citare le esportazioni di salmone, cresciute lo scorso anno del 176% a 171 milioni di dollari dopo che i media locali hanno rivelato che buona parte del salmone nazionale cinese è in realtà un tipo di trota iridea, o i cinque container di whiskey Jack Daniel’s che quest’anno sono partiti ogni mese dal porto di Savannah, in Georgia, per raggiungere le coste cinesi.

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