Ddl Zan, Fico: “Arrivare presto a un risultato condiviso”

"Oggi Napoli si riempirà con i colori del Pride, a distanza esattamente di venticinque anni dal primo Pride nazionale che si svolse in città. Ieri come oggi è necessario intensificare l’azione di contrasto ai pregiudizi sociali e promuovere i diritti civili delle persone LGBTI".

Foto Ufficio stampa Presidenza Camera - LaPresse

ROMA – “Oggi Napoli si riempirà con i colori del Pride, a distanza esattamente di venticinque anni dal primo Pride nazionale che si svolse in città. Ieri come oggi è necessario intensificare l’azione di contrasto ai pregiudizi sociali e promuovere i diritti civili delle persone LGBTI. Dobbiamo infatti prendere atto che nonostante i passi in avanti compiuti negli ultimi anni persistono nei confronti delle persone LGBTI preconcetti diffusi, discriminazioni e fenomeni di odio intollerabili”. Lo scrive sui social il presidente della Camera Roberto Fico. “I diritti della persona non possono essere oggetto di una contesa tra fazioni contrapposte, in quanto parte integrante, per loro stessa natura, del perimetro fisiologico della democrazia. Negare quei diritti per pregiudizio e intolleranza, o in nome di una diversa visione morale è qualcosa che fa vacillare, sin nelle sue fondamenta, lo Stato di diritto, le sue ragioni di giustizia e di eguaglianza civile; soprattutto umilia e vanifica le lotte civili che sono state faticosamente compiute per riscattare l’individuo da soprusi e discriminazioni di ogni forma e natura.

Dobbiamo sentirci tutti parte di una comunità la cui unica vera priorità è quella di convivere in una società realmente inclusiva e coesa, in cui sia garantito a ciascuno il proprio spazio, il diritto di essere sé stesso e di operare le proprie scelte, senza per questo essere additato, deriso o emarginato”, aggiunge. “Un contributo in questa direzione può essere fornito dalla proposta di legge, già approvata in prima lettura alla Camera e ora all’esame del Senato, per il contrasto dell’omofobia. Un provvedimento – sottolinea – che interviene su questioni di grande rilevanza e delicatezza. E intorno al quale c’è un grande dibattito pubblico. L’auspicio è quello di arrivare presto a un risultato condiviso, tutelando chi è vittima di discriminazione”.

LaPresse

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