De Luca spara contro Manfredi: è già battaglia per la Regione

CASERTA – Il presidente della Regione Vincenzo De Luca schiera i suoi pretoriani per sparare contro il sindaco di Napoli. Come prevedibile, lo Sceriffo, assente all’incontro di Bagnoli nel corso del quale il ministero ha rivendicato l’impegno del Governo, ha attaccato in prima persona, ma stavolta ha mobilitato anche i suoi, con il pretesto della questione Bagnoli e del feeling fra Gaetano Manfredi e Raffaele Fitto. In realtà, obiettivo del governatore è quello di contrastare il “campo largo” di Manfredi che rischia di penalizzarlo alle Regionali del 2026. “Non so di che stiamo parlando, so che c’è l’idea di destinare un miliardo e 200 milioni su Bagnoli prendendoli dai 6 miliardi della Regione. Mi pare un atto di grande scorrettezza. Bisognerebbe avere la buona educazione di parlare con il titolare di queste risorse, cioè la Regione Campania, dopodiché ho spiegato che siamo di fronte a una truffa” ha detto De Luca. Il presidente di Anci Campania Carlo Marino si è dichiarato “particolarmente felice che si prospetti una soluzione per la bonifica di Bagnoli”, ma ha subito precisato: “E’ essenziale che questa importante iniziativa non sottragga risorse agli altri 549 Comuni della Campania. Se dal fondo di 5,9 miliardi venissero tolti 1,2 miliardi per Bagnoli, si ridurrebbero inevitabilmente le risorse e le opportunità per tutti gli altri comuni della regione.

Per questo motivo, Anci Campania invita il Governo a trovare, attraverso un percorso istituzionale che coinvolga direttamente il Presidente del Consiglio dei Ministri, i fondi necessari per la bonifica di Bagnoli al di fuori di quelli già programmati dal Fsc”.

Sulla stessa linea il capogruppo Pd in Regione Mario Casillo, secondo il quale la bonifica dell’area di Bagnoli “è senza dubbio una questione di grande importanza per il recupero ambientale della costa di Napoli. Ben venga quindi l’impegno da parte del governo e del ministro Fitto, ma è essenziale che questo non sottragga risorse ai comuni che aspettano lo sblocco dei fondi di coesione a favore della Regione Campania per completare opere strategiche per i propri territori o evitare il dissesto finanziario. Se dai sei miliardi dei Fondi di Coesione si sottraggono 1,2 miliardi per Bagnoli, si riducono inevitabilmente le risorse e le opportunità degli altri comuni”.

“Napoli è la capitale del Sud – ha aggiunto Casillo – ogni opera che si realizza, ogni progetto che si concretizza è importante, ma è fondamentale assicurare che tutte le aree, urbane e rurali, ricevano l’attenzione e le risorse necessarie per affrontare le loro sfide e cogliere le opportunità di crescita. Il Governo – ha concluso – trovi fondi nazionali per Bagnoli senza mortificare gli altri comuni della Campania”.
“Non vorrei che, in nome della bonifica di Bagnoli, il ministro Fitto decreti lo stop ad altre opere o addirittura sancisca il dissesto finanziario di alcuni comuni della Città Metropolitana di Napoli” ha osservato da parte sua Giuseppe Annunziata, segretario metropolitano del Pd di Napoli. “Il ministro del Sud – continua – sa bene che se i finanziamenti per la bonifica saranno rintracciati tra quelli di sviluppo e coesione destinati alla Regione, questo pregiudicherà inevitabilmente altri comuni. Bagnoli è la grande sfida di Napoli; il risanamento ambientale di quell’area è strategico per l’intera Città Metropolitana, ma non possiamo accettare che il governo usi la bonifica per ridisegnare la distribuzione dei fondi di coesione, attesi da tanti Comuni per completare opere importanti, garantire servizi ed evitare il dissesto. È fondamentale che i fondi per Bagnoli siano rintracciati al di fuori di quelli programmati”.

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