Decreto sicurezza, c’è la firma di Mattarella: il presidente invia una lettera a Conte

Il diktat del capo dello Stato al premier: "Rispettare gli obblighi costituzionali". La reazione di Salvini: "Sì, ma non vogliamo passare per fessi"

Francesco Ammendola / LaPresse in foto Sergio Mattarella

ROMA – E’ stata la giornata decisiva: il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha apposto la sua firma sul decreto sicurezza. Mattarella ha anche inviato una lettera al premier Giuseppe Conte. Nella missiva il presidente si è augurato che gli obblighi della Costituzione vadano rispettati.

La lettera di Mattarella al premier Conte

“Signor presidente, in data odierna – ha scritto il capo dello Stato nella nota pubblicata dal Quirinale – ho emanato il decreto legge recante: ‘Disposizioni urgenti in materia di protezione internazionale e immigrazione, sicurezza pubblica nonché misure per la funzionalità del ministero dell’Interno e l’organizzazione e il funzionamento dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata’. Al riguardo avverto l’obbligo di sottolineare che, in materia, come affermato nella Relazione di accompagnamento al decreto, restano ‘fermi gli obblighi costituzionali e internazionali dello Stato’, pur se non espressamente richiamati nel testo normativo, e, in particolare quanto direttamente disposto dall’articolo 10 della Costituzione e quanto discende dagli impegni internazionali assunti dall’Italia”. 

Il riferimento all’articolo 10

Il riferimento alla questione migranti è chiarissimo. Mattarella cita l’articolo 10: “L’ordinamento giuridico italiano si conforma alle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute. La condizione giuridica dello straniero è regolata dalla legge in conformità delle norme e dei trattati internazionali. Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l’effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d’asilo nel territorio della Repubblica, secondo le condizioni stabilite dalla legge. Non è ammessa l’estradizione dello straniero per reati politici”.

La reazione di Salvini

Puntuale è arrivato il commento di Matteo Salvini con un video pubblicato sui suoi account istituzionali sui social network. “Finalmente dopo tante polemiche e tanti che dicevano Mattarella non firmerà, oggi il presidente ha firmato il decreto migranti e sicurezza: ‘ciapa lì’ e porta a cà’”.

Diretto il messaggio del capo dell’Interno: “Ho detto al presidente che rispettiamo la Costituzione ma non vogliamo passare per fessi. Figurarsi, io li voglio rispettare tutti gli articoli della Costituzione. Quindi per me la Costituzione vale dal primo all’ultimo articolo. ‘Prima gli italiani’ significa che mio dovere è rispondere dello stipendio che voi mi pagate garantendo il diritto alla sicurezza, al lavoro, alla vita, alla pensione, alla salute dei cittadini italiani”.

Il decreto, ha spiegato il lgehista, “potrà essere migliorato ma non mollo di un millimetro: su espulsioni, cittadinanza, permessi umanitari non torno indietro”. “Sono stanco – ha concluso il vicepremier, – ma contento”.

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