Decretone, Conte: “Manteniamo le promesse”. Di Maio: “Un nuovo welfare state”

Le dichiarazioni del premier e dei due vicepremier al termine del Consiglio del ministri

Foto Roberto Monaldo / LaPresse in foto Luigi Di Maio, Giuseppe Conte, Matteo Salvini

ROMA“Reddito di cittadinanza e quota 100 sono due misure che non rispondono a estemporanee promesse in campagna elettorale ma costituiscono un progetto che riguarda 5 milioni di persone in condizioni di povertà e un milione di persone che andranno in anticipo in pensione. Questo governo le promesse le mantiene, sono specifici impegni fatti al popolo italiano”. Così il presidente del Consiglio Giuseppe Conte in conferenza stampa a palazzo Chigi al termine del Cdm.

Decretone, esulta il vicepremier Di Maio

Soddisfatto anche il vicepremier Luigi Di Maio. “Sono sinceramente onorato da ministro a 32 anni di poter firmare un decreto che riguarda la qualità della vita che migliora per 5 milioni di italiani. Sono contento e orgoglioso, questo decreto permette di andare in pensione chi pensava di rimanere vittima della legge Fornero. Penso alle tante marce Perugia Assisi che abbiamo fatto per il reddito di cittadinanza. L’abbiamo fatto in un giorno storico in cui in 20 minuti il Consiglio dei ministri ha deciso di fondare un nuovo welfare state in Italia che mette al centro le persone”.

Dalle parole ai fatti

“Più di così in sette mesi era difficile fare: sono davvero felice di poter passare dalle parole ai fatti”. Lo ha detto il vicepremier Matteo Salvini dopo l’approvazione del decretone.

(LaPresse)

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