Detenuta uccide la figlia, sospesi direttore e vice del carcere di Rebibbia

Foto La Presse Rebibbia

ROMA – Detenuta di Rebibbia uccide la figlia gettandola dalle scale, sospesi direttore e vicedirettore. Linea dura del ministro della Giustizia.“Non si può sbagliare”, ha dichiarato Alfonso Bonafede. Un gesto folle, inaspettato. “Ora sono liberi”, ha detto la donna, una 33enne tedesca, al suo avvocato. Prima di questa pazzia non aveva mostrato problemi psicologici. Poi all’improvviso il raptus. La piccola di sei mesi è morta sul colpo. L’altro è ricoverato in condizioni disperati al Bambin Gesù. Adesso dovrà fare i conti con l’accusa di omicidio.

Era in cella dallo scorso 28 agosto

La detenuta tedesca era stata messa in manette lo scorso 28 agosto, quanto fu acciuffata con dieci chili di marijuana. Martedì era in programma l’udienza davanti al giudice del tribunale del Riesame che avrebbe dovuto analizzare la sua misura cautelare. “Ho liberato i miei bambini, ora sono in Paradiso”, ha detto la donna. Nelle prossime ore il gip si pronuncerà sulla richiesta della convalida dell’arresto inoltrata dal procuratore. La donna è apparsa subito consapevole del suo gesto. Non ha cercato scuse, anzi, si è premurata di spiegare le motivazioni alla base di quanto aveva fatto.

Sospesa la direttrice Del Grosso e la vice Pedote

A finire sulla graticola la direttrice del penitenziario Ida Del Grosso e la sua vice Gabriella Pedote. Il ministro Bonafade non ha fatto sconti: “Un mondo, quello della detenzione, in cui non si può sbagliare”. E c’è chi ha criticato la misura cautelare. “Sono i magistrati a decidere quando si può fare la detenzione domiciliare” ha detto Bonafede intervenuto a ‘L’aria che tira’. Il ministro della Giustizia ha poi concluso:  “Sono tutti tuttologi, non è detto che a casa quei bimbi sarebbero stati più sicuri”. Intanto nelle ultime ore è in corso un accertamento ispettivo.

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