Di Battista mette in guardia i grillini: “Pd? Il partito più ipocrita d’Europa, non fidatevi”

L'esponente dei grillini: "E' colluso con la grande editoria di questo paese, responsabile, paradossalmente più della destra che ho sempre contrastato, delle misure di macelleria sociale che hanno colpito i lavoratori italiani"

Foto Vincenzo Livieri - LaPresse in foto Alessandro Di Battista

ROMA“Ormai il governo c’è e ai miei colleghi, ai quali voglio bene anche quando non sono d’accordo con loro dico: non vi fidate”: Alessandro Di Battista torna ad attaccare il Pd. Dopo le ‘ramanzine’ agli alleati della Lega del precedente governo giallo-verde, l’ex deputato si lancia contro i Democratici. “Sono sempre stato contrario ad un governo con il Pd. Non è un segreto. Ho sempre reputato il Pd il partito del sistema per eccellenza, quindi il più pericoloso” spiega l’ex deputato, motivando il suo attacco.

La guida in 8 punti per non fidarsi del Pd: il manuale ‘Di Battista’ contro gli alleati di governo

Il primo punto per Di Battista è l’uscita di Renzi. Che sarebbe soltanto una mossa falsa. “Non vi fidate del Pd derenzizzato – dice il grillino -, Renzi ci ha lasciato dentro decine di ‘pali'” afferma utilizzando un bellicoso linguaggio dal tono criminaloide.

“Il Pd è un partito globalista – continua – Colluso con la grande editoria di questo paese, responsabile, paradossalmente più della destra che ho sempre contrastato, delle misure di macelleria sociale che hanno colpito i lavoratori italiani”. I pentastelati quindi, come dice lo stesso Di Battista, si sarebbero alleati con i ‘peggiori nemici degli italiani’. E lui, pur contestando la scelta, accetta però in silenzio le decisioni del movimento.

Dai Benetton alla Libia: i collegamenti caldi del Pd

“Sono stati soprattutto gli uomini e le donne del Pd a svendere i gioielli di Stato ai loro amici – prosegue l’attacco di ‘Dibba’ ai Dem – Loro hanno regalato le autostrade ai Benetton. Loro hanno spinto affinché si bombardasse la Libia, dando il La alla destabilizzazione della regione. Loro hanno impedito che venisse aprovato una legge sul conflitto di interessi”. Ma non si ferma qua. L’esponente dei Cinque Stelle a si scaglia anche contro il primo ministro Conte, sulla scissione di Renzi dal Pd. “Ovvio che ambisse alle nomine, ed era piuttosto chiaro che avrebbe fatto questa robetta” dichiara Di Battista.

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