Diana e l’affare delle cooperative. Barbato: “E’ uomo di Zagaria”

Le accuse del pentito: “Ha ospitato il boss in più occasioni durante la latitanza”

Orlando Diana, Francesco Barbato e Michele Zagaria

S. CIPRIANO D’AVERSA – Ha fatto politica attiva: Orlando Diana, 41enne, è stato consigliere comunale dal 2004 al 2009 e dal 2010 al 2012. Poi ha voltato pagina dedicandosi anima e corpo agli affari, ma sempre con una costante: il basso profilo. Mai farsi notare più del dovuto. Una riservatezza che gli avrebbe permesso di non scontrarsi con le inchieste giudiziarie per tanto tempo. Un risultato importante, per lui, se si tiene conto dei diversi collaboratori di giustizia che lo avevano tirato in ballo a più riprese negli ultimi anni. Venerdì mattina, però, il suo incrocio con la Dda è stato inevitabile: la Squadra mobile di Caserta gli ha notificato un avviso di garanzia per associazione mafiosa, corruzione, turbata libertà degli incanti e peculato.

Sarebbe stato Diana, dice la Dda di Napoli, ad aver rappresentato gli interessi della mafia locale nel business delle cooperative insieme a Maurizio Zippo, 57enne residente a Casapulla, ma originario di S. Cipriano, anche lui sotto indagine per camorra, Luigi Lagravanese, 55enne di Aversa, Pasquale Capriglione, 53enne di Falciano del Massico, e la commercialista Eufrasia Del Vecchio, 51enne di Casapulla (sorella del ras Carlo Del Vecchio), che rispondono di concorso esterno al clan dei Casalesi.
Stando all’indagine (ancora in corso), condotta dalla Squadra mobile, Diana e Zippo avrebbero operato nel settore dei servizi socio-assistenziali in stretto collegamento con il clan dei Casalesi. E sfruttando il presunto legame con la mafia sarebbero riusciti ad infiltrarsi presso diversi Comuni del casertano e del napoletano per ottenere appalti. Operazioni rese possibili, dicono gli investigatori, grazie alle società Sinergie, Il Volo, Primavera, Amame, Campania Emergenza e Non solo Caffè.

Diana, come detto, è stato menzionato da diversi collaboratori di giustizia. Hanno parlato di lui Massimiliano Caterino, Giuseppe Misso e Mario Iavarazzo. A puntargli il dito contro anche un suo parente acquisito: si tratta di Francesco Barbato ‘o sbirro, ex fedelissimo degli Schiavone, cugino della moglie Giuseppina (consigliera comunale a San Cipriano, estranea all’inchiesta). “Aveva un contatto diretto con Michele Zagaria – ha raccontato Barbato -. Lo ha ospitato in più occasioni e, dunque, mi riportava ciò che Massimiliano Caterino gli diceva a proposito della vicinanza tra Michele Zagaria e Fortunato Zagaria (ex sindaco di Casapesenna, ndr)”.

Il 41enne è anche parente a Francesco Zagaria, alias Ciccio ‘a benzina, defunto marito di Elvira Zagaria, sorella del capoclan Michele, e ritenuto dagli inquirenti il principale collegamento della cosca di Casapesenna con i politici e con il mondo della Sanità.
Con Diana, Zippo, Del Vecchio Lagravanese e Capriglione al momento risultano coinvolti nell’inchiesta sul business delle cooperative sociali Tommaso Capezzuto, 42enne di Nola, Marcella Lancia, 62enne, e Carlo D’Angelo, 68enne, entrambi d Teano, Rodolfo De Rosa, 44enne di Frattamaggiore, e Gennaro Bortone, 53ene di Lusciano, indagati per turbativa d’asta, Ilaria Iorio, 34enne di Carinola, e Salvatore Martiello, sindaco di Sparanise, sotto inchiesta per corruzione, Stanislao Natale, 49enne, Luana Picazio, 43enne, e l’ex assessore Maria Giovanna Sparago, tutti casertani, che rispondono di concussione e turbata libertà degli incanti, Alessandra Iroso, 43enne di Napoli, Vincenzo Nespoli, ex parlamentare di Afragola, e Sofia Flauto, 51enne, che dovranno confrontarsi con le ipotesi di corruzione e turbativa d’asta, e Giulio Fappiano, 53enne di Alife con quelle di favoreggiamento e danneggiamento di sistemi informatici.

I riflettori degli investigatori sono stati puntati sugli affidamenti dei servizi socio-assistenziali assegnati dai Comuni di Afragola, Pomigliano D’Arco, Frattamaggiore, Caserta e Teano e dall’Asl di Caserta e di Napoli Nord 2. Secondo la Dda si tratterebbe di appalti assegnati con procedimenti illegali tesi a favorire esclusivamente le ditte riconducibili alla galassia Del Vecchio-Capriglione.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome