Diaspora da Forza Italia a Napoli, tutti contro Martusciello

Ennesimo strappo dopo l’ingresso della Rostan, Il Cav preoccupato

NAPOLI – Un altro addio: Forza Italia a Napoli è sostanzialmente a pezzi, e la gestione del partito da parte dell’europarlamentare Fulvio Martusciello, leader cittadino degli “azzurri”, continua a far perdere punti di riferimento storici al partito di Silvio Berlusconi. La goccia che ha fatto traboccare il vaso, come sottolineato da tempo da Cronache, è stata l’operazione che ha portato Michela Rostan, deputata che ha attraversato Pd, Leu, Italia viva e gruppo misto, ad aderire al partito di Silvio Berlusconi. Il problema non è certo la storia politica recente della Rostan, certamente non l’unica parlamentare che ha cambiato partito (sono centinaia) ma la autorefenzialità della gestione Martusciello, che punta a una candidatura in parlamento alle elezioni del 2023, stesso obiettivo del suo vice, Franco Silvestro. L’ingresso della Rostan ha già provocato la rottura dell’asse Martusciello-Annarita Patriarca: la consigliera regionale ha abbandonato la chat whastapp del partito insieme ai tre consiglieri comunali, Iris Savastano, Salvatore Guangi e Domenico Brescia. Ieri, come dicevamo, un altro addio, quello della ex consigliera regionale Mafalda Amente: “Lascio Forza Italia”, spiega la Amente, “rinuncio al coordinamento provinciale di Azzurro Donna, movimento femminile azzurro di Napoli. L’attuale gestione napoletana del partito, che predilige il trasformismo (che nei fatti snatura la democrazia) alla militanza, al sostegno dei territori e all’appoggio convinto e incondizionato da anni alle battaglie liberali, mi porta a lasciare con rammarico Forza Italia. Il partito di Berlusconi non può e non deve essere un taxi elettorale, solo ed esclusivamente per interessi personali”. Lo sfogo di Mafalda Amente non è dettato da un risentimento personale contro la Rostan, spiega chi ha parlato con la ormai ex berlusconiana, ma sulla gestione del partito (dal quale non ha ricevuto alcuna telefonata dopo la ufficializzazione del suo addio): “Così si calpesta la storia di tanti uomini e donne come me”, prosegue Mafalda Amente, “che in questo partito hanno sempre creduto e per questo partito hanno sempre combattuto. C’è una frase che da mesi riecheggia nella mia mente: chi milita, merita; e nella medesima c’è anche la spiegazione della disaffezione che si è creata in tutta la politica. Il partito azzurro deve essere luogo di confronto, anche acceso, ma deve premiare chi per il medesimo si è speso, raggiungendo importanti risultati”, sottolinea. “So di non essere sola”, aggiunge, “il malcontento è generale, e questa inarrestabile deriva politica e morale assunta dalla gestione napoletana del partito sta creando un caos che ha generato l’assenza di liste Forza Italia in quasi tutti i Comuni al voto”.
“Naturalmente”, conclude Mafalda Amente, “dopo aver trascorso una intera vita di impegno politico in questo partito, lo lascio con grande dispiacere ed anche un pizzico di rabbia, ma desidero ringraziare di cuore il Presidente Berlusconi per il suo impegno per il Paese e per le opportunità che negli anni mi ha dato per poterlo servire, per poter servire il mio territorio”.
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