Edmondo Cirielli: “Il grande centro è un fallimento annunciato”

Edmondo Cirielli
Foto Roberto Monaldo / LaPresse21-01-2016 RomaPoliticaConferenza stampa di Fratelli d'Italia su sicurezza e immigrazioneNella foto Edmondo CirielliPhoto Roberto Monaldo / LaPresse21-01-2016 Rome (Italy)Press conference by DdI party on security and immigration In the photo Edmondo Cirielli

NAPOLI – Il centrodestra si è dissolto come neve al sole. Dopo anni di ‘sopportazione’ Fratelli d’Italia non ha più voglia di sopportare le infatuazioni politiche di Lega e Forza Italia e Giorgia Meloni è pronta a staccare la spina. Nei fatti ha già agito in questo senso e indietro non si torna, a meno che già nelle prossime settimane Matteo Salvini e Silvio Berlusconi per salvare la coalizione non escano dalla maggioranza di governo. A parlarne con Cronache è il questore alle Finanze alla Camera Edmondo Cirielli di Fdi.

Da settimane sia la Meloni che Salvini sostengono che il centrodestra non esiste più. E’ così?

La verità è che lo ha detto la Meloni e Salvini ne ha preso atto.

La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata l’elezione del presidente della Repubblica, ma il problema reale con gli alleati qual è?

Ci sono due partiti che sostengono di essere di centrodestra, ma nei fatti sono alleati della sinistra e fanno cose di sinistra. Lo dimostrano la politica sull’immigrazione e delle porte aperte fatta dal ministro Lamorgese, le tasse alte, l’avallo del reddito di cittadinanza al posto della promozione delle politiche di sostegno all’occupazione. Il tema è che l’ex centrodestra non sono solo è alleato con la sinistra, ma Lega e Fi fanno politica di sinistra e hanno eletto un presidente di sinistra. Noi abbiamo preso atto che Salvini e Berlusconi non sono più di centrodestra.

Nessuna possibilità di ricucire lo strappo?

Solo se escono dal governo e dimostrano lealtà e correttezza. In tempi stretti e non un mese prima delle prossime elezioni.

Se la legge elettorale resta quella attuale o si modifica puntando sul sistema proporzionale senza Lega e Fi che farete? Difficile se non impossibile che un partito vinca da solo…

Se si puntasse sul maggioritario, Fdi potrebbe chiedere ai sostenitori di centrodestra di non votare più Lega e Fi, visto che sono di sinistra e sono già d’accordo con il Pd per approvare il proporzionale. Ne hanno combinate tante pur di occupare le poltrone con la scusa dell’epidemia.

Perché è una scusa?

La politica di contrasto all’epidemia non si vede, con 400 morti al giorno di sicuro non sta funzionando.

Il centrodestra è finito soltanto in Parlamento o anche sui territori e nello specifico in Campania?

Credo che noi andremo avanti seguendo la linea della coerenza e della correttezza rispetto ai nostri elettori. La Meloni ha detto chiaramente che il centrodestra in Parlamento è finito. Per quanto riguarda i territori è chiaro che prima era una pregiudiziale e che adesso non lo è più. Ma non escludiamo che a livello locale Lega e Fi possano seguirci.

Se non leghisti e azzurri, chi pensa possano essere i vostri interlocutori per un’alleanza?

Ci lavoreremo e cercheremo di trovarli sul territorio dove c’è tanto centrodestra che non si sente rappresentato né dalla Lega né da Forza Italia che ormai sono partiti che vanno in giro a cercare riciclati.

Che idea si è fatto della nascita del grande centro che sembra attrarre anche Forza Italia?

Ormai sono 25 anni che ne sento parlare, ma è sempre stato un fallimento, hanno sempre fatto figuracce. Al massimo tutti insieme possono raggiungere il 6 o 7 per cento e tutto per salvaguardare una manciata di senatori e deputati, sicuramente meno di venti vista la riduzione del numero di parlamentari. Fi potrebbe buttarsi nella mischia perché da solo rischia di non superare la soglia di sbarramento al 5 %.

A breve ci saranno le elezioni per la Città metropolitana di Napoli, voi ci sarete?

Noi a Salerno siamo stati il primo partito doppiando Lega e Fi, a Napoli, dove siamo sempre stati meno forti, questa volta presentiamo la lista. Ormai anche sul piano amministrativo in Campania, nonostante il sistema clientelare di De Luca, noi siamo sempre più presenti e competitivi.

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