Elezioni in Polonia, vincono i sovranisti

Questo il risultato dopo lo scrutinio del 72 per cento dei seggi

Photo by Wojtek RADWANSKI / AFP

VARSAVIA – Hanno vinto i sovranisti di Kaczynski. È questo il risultato delle ultime urne dopo lo scrutinio del 72 per cento dei seggi. I conservatori al governo in Polonia hanno dunque ottenuto la maggioranza assoluta.
Nessuna storia, dunque, per il partito sovranista al potere dal 2015 e alleato di Matteo Salvini.

Il risultato delle elezioni in Polonia

Si tratta di dati giunti al termine di una domenica nella quale la cittadinanza ha risposto alla grande alla chiamata alle urne. Una percentuale simile a quella del 1989, a dimostrazione di un attaccamento importante alla vita politica locale. I sovranisti, guidati dal loro leader storico Jaroslaw Kaczynski, avrebbero conquistato il 45,8 per cento. Un dato significativo che, associato al premio di maggioranza, dovrebbe loro garantire la maggioranza assoluta. Tant’è che è stato lo stesso Kaczynski a dichiararsi pubblicamente vincitore. Gli ultraconservatori della Coalizione nazionale, che si apprestano a sostenere i vincitori, hanno anch’essi superato il quorum mentre il più importante schieramento di opposizione, la Coalizione civica, sembra essere molto distante. Si è votato per eleggere i 460 deputati del ‘Sejm’, vale a dire la Camera bassa, oltre i cento componenti del Senato.

Il programma elettorale

La vittoria dei sovranisti di Kaczynski è arrivata dopo una campagna elettorale che ha avuto come punti fermi la lotta agli Lgbt, alla Germania e l’integrazione politica rafforzata dell’Unione europea. Fondamentale, poi, la promessa di un aumento delle spese sociali e dei redditi minimi, che probabilmente è stato il punto determinante per la vittoria finale. Quella del PiS che, di fatto costituisce un importante successo per tutti i partiti sovranisti nell’Unione Europea: “La Repubblica si batterà sempre in difesa della libertà di informazione – ha detto il leader Jaroslaw Kaczynski – per i suoi lettori e per tutti coloro che hanno a cuore i principi della democrazia e della convivenza civile”

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