Eni: in 9 mesi utile a 10,8 miliardi, in Italia ne perde uno. Descalzi: “Energia per il Paese”

Eni presenta i suoi risultati sostenuti

Foto AP /Antonio Calanni, File Claudio Descalzi

 Con un utile netto di 3,73 miliardi di euro nel terzo trimestre 2022 e di 10,81 miliardi nei primi nove mesi dell’anno, l’Eni presenta i suoi risultati sostenuti – come viene spiegato – “dal robusto utile operativo”.

“In un contesto di elevata volatilità e incertezza nei mercati – osserva l’amministratore delegato Caludio Descalzi – Eni ha continuato ad assicurare gli approvvigionamenti energetici cruciali per le nostre economie, portando avanti al contempo il percorso di decarbonizzazione”.

Secondo Descalzi “nel terzo trimestre, nonostante la flessione del prezzo del petrolio e la rapida caduta dei margini di raffinazione, abbiamo continuato a generare risultati positivi grazie principalmente alla robusta performance dei nostri business internazionali”. Infatti si rileva come “rispetto all’utile netto consolidato di bilancio dei nove mesi 2022 pari a 13,26 miliardi, le attività italiane” abbiano registrato “una perdita netta di circa un miliardo che tiene conto principalmente dello stanziamento del contributo straordinario per il settore energia”; tanto che – viene poi precisato dal cfo Francesco Gattei nella call ad hoc – “le attività italiane hanno registrato perdite per 21 miliardi accumulate dal 2014”.

Nel trimestre è stata “rafforzata ulteriormente la nostra posizione nella catena del valore del gas, grazie all’esplorazione e alle operazioni di acquisizione degli asset gas di bp in Algeria e, nella fase midstream, della nave di liquefazione Tango FLNG per la valorizzazione del progetto gas in Congo”. Su questo fronte – afferma Descalzi – “già dal prossimo inverno saremo in grado di rimpiazzare il 50% dei flussi di gas russo facendo leva sul nostro ampio e diversificato portafoglio riserve, sulle partnership di lungo termine con i Paesi produttori e sulla nostra crescente presenza nel business Gnl”. Mentre sul versante decarbonizzazione “entro l’anno la capacità installata di energia rinnovabile di Plenitude sarà raddoppiata, superando i 2 GW (Gigawatt)”. Nel terzo trimestre Plenitude ha conseguito l’Ebit adjusted di 16 milioni, in linea con l’andamento stagionale del business e in riduzione rispetto al terzo trimestre 2021 a causa di uno scenario negativo.

Nel terzo trimestre 2022 – prosegue Eni – “il flusso di cassa operativo prima del capitale circolante al costo di rimpiazzo adjusted è stato pari a 5,47 miliardi. Inoltre è stata pagata a settembre la prima rata del dividendo 2022 di 0,22 euro per azione, con un esborso di 751 milioni. La seconda rata di pari importo sarà pagata il 23 novembre.

di Tommaso Tetro

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