Estate, inizio con temporali e grandine al Nord. Poi il caldo africano

In Europa la primavera 2019 si classifica al nono posto tra le più calde mai registrate con un'anomalia di +1,48 gradi

MILANO – Solstizio d’estate all’insegna di piogge e temporali sulle regioni settentrionali. Una perturbazione dalla Francia porta precipitazioni anche intese, grandinate e forti raffiche di vento su Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto.

L’allerta della protezione civile

La protezione civile ha emesso un’allerta arancione per alcuni settori della Lombardia e allerta gialla per la Valle d’Aosta, l’area settentrionale del Piemonte, il restante territorio della Lombardia, il Veneto, l’Emilia-Romagna e il versante costiero delle Marche. Il Comune di Milano ha avviato il monitoraggio dei livelli dei fiumi Seveso e Lambro. A Torino, forti piogge e grandine nel pomeriggio hanno causato allagamenti e rallentamenti al traffico.

Stabile la situazione al Centro e al Sud

Più stabile la situazione al Centro e al Sud, con picchi nelle regioni meridionali vicini ai 40 gradi. La prossima settimana tempo soleggiato e caldo africano anche al Nord, in estensione al resto della penisola, con colonnina di mercurio intorno e oltre i 35 gradi. L’estate astronomica, ufficialmente iniziata il 21 giugno alle 17.54, arriva dopo una primavera che si è classificata come la seconda più calda di sempre sul pianeta, facendo registrare una temperatura media sulla superficie della terra e degli oceani superiore di 0,96 gradi rispetto alla media del ventesimo secolo.

Una primavera tra le più calde

In Europa la primavera 2019 si classifica al nono posto tra le più calde mai registrate con un’anomalia di +1,48 gradi. In Italia, invece, il termometro è stato oltre la media ‘solo’ di 0,46 gradi, collocandosi al 38esimo posto tra le più calde dal 1800. Invece, in controtendenza è stato l’andamento del mese di maggio, particolarmente piovoso e freddo, con temperature più basse di 1,58 gradi. Sono gli effetti dei cambiamenti climatici, rimarca la Coldiretti, per cui gli eventi atmosferici estremi sono sempre più frequenti, con calamità naturali che causano spesso vittime e danni alle campagne, che in un decennio hanno toccato i 14 miliardi di euro.

(LaPresse/di Silvia Caprioglio)

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