Etiopia, rilasciato il cooperante Alberto Livoni

ROMA – Torna libero Alberto Livoni, l’operatore umanitario arrestato in Etiopia lo scorso 6 novembre durante una retata delle forze governative del premier Abiy Ahmed. Con lui sono finiti in carcere anche due missionari volontari delle Ong e dipendenti delle agenzie Onu e non ancora rilasciati.

La nota
“Finalmente siamo lieti – si legge sul sito della Ong Vis in una nota – di comunicare il rilascio del nostro collega Alberto Livoni, trattenuto in stato di fermo in Etiopia negli scorsi giorni. L’operazione condotta dall’Ambasciata Italiana in Etiopia ha portato oggi a rilasciare l’operatore Vis italiano in buone condizioni”. L’italiano era in Etiopia in qualità di coordinatore Paese per Vis, il “Volontariato Internazionale per lo Sviluppo” che si ispira al messaggio di San Giovanni Bosco occupandosi di scuole e corsi di formazione per i giovani”.

La preoccupazione
La nota fa poi riferimento agli altri due volontari: “Restiamo in apprensione per i due operatori Vis locali ancora trattenuti in stato di fermo – si legge – continuiamo a seguire la loro situazione auspicando anche per loro l’immediato rilascio”. I tre dipendenti delle agenzie Onu erano stati arrestati perché “sospettati di avere rapporti con le milizie tigrine”.

La retata
La retata delle forze governative è scattata dopo l’avanzata delle milizie tigrine contro i sospettati di aver intessuto eventuali rapporti con la regione attaccata un anno fa dall’esercito etiope. Fino ad ieri sono stato diverse migliaia le persone poste in stato di fermo tra cui anche americani e britannici.

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