Euro U21, gli azzurrini si giocano i quarti con la Slovenia. Nicolato: “Sarà dura”

"Bisogna essere concentrati solo sulla nostra partita", ha chiarito il ct. "Dobbiamo fare del nostro meglio e aiutare chi ci sta vicino, facendo le cose che finora abbiamo fatto bene"

(AP Photo/Darko Bandic)

MILANO – Il destino in novanta minuti più recupero. L’Italia è pronta a sfidare i padroni di casa della Slovenia con l’obiettivo di intascare il pass per i quarti di finale dell’Europeo Under21. Il pareggio con la Spagna, che ha seguito quello con la Repubblica Ceca nel primo impegno del girone, ha tenuto in corsa gli azzurrini di Paolo Nicolato. La cosa positiva è che il destino è nelle nostre mani: qualificazione sicura con una vittoria domani sera a Maribor, ma basterebbe anche un pari se nell’incontro in contemporanea la Furie Rosse battessero la Repubblica Ceca oppure pareggiassero. In questo caso però l’Italia dovrebbero segnare due gol in più dei cechi. Nicolato, tuttavia, non intende fare calcoli.

Il ct suona la carica

“Bisogna essere concentrati solo sulla nostra partita”, ha chiarito il ct. “Dobbiamo fare del nostro meglio e aiutare chi ci sta vicino, facendo le cose che finora abbiamo fatto bene. Tutto il resto ci può disturbare. Alla fine della partita tireremo le somme”. E quello che attende gli azzurrini contro la Slovenia, ha avvertito, sarà “una partita molto difficile. Loro sanno di essere in casa e seguiti dai media locali, per loro è un’opportunità irripetibile. Hanno una squadra che ha fatto dei risultati importanti, seppure in amichevole, fermando Inghilterra, Germania, Portogallo. Difficilmente prendono gol e hanno uno spirito patriottico, la volontà di stupire i loro concittadini. Sono giocatori che hanno grande temperamento”.

Le assenze

A complicare i piani azzurrini, le assenze: anche stavolta Nicolato è costretto a fare i conti con due espulsioni, Scamacca e Rovella. Indisponibili anche Tonali, che sconta la seconda giornata di squalifica per il rosso rimediato con i cechi e Del Prato, fermato un turno per somma di ammonizioni. In avanti spazio a Cutrone e Raspadori, in vantaggio nel ballottaggio con Colombo. “Ci sono rimasti 15 giocatori di movimento, dieci più i cinque cambi. Non abbiamo molte soluzioni e ci dispiace”, ha sottolineato il ct. “Cambiamenti di modulo? Non credo inizialmente ne faremo, certamente troveremo delle soluzioni che ci potranno servire nel corso della partita. Ci prepareremo, in caso di necessità, a fare qualcosa di diverso”.

Una gara difficile

Ma le difficoltà, ha spiegato Nicolato, vanno tramutate “in forza, motivo di unione e volontà per superare l’ostacolo”. “La cosa principale è ricostruire le energie nervose. C’è il rischio di presentarci e pensare che basti qualcosa in meno, questo è un pericolo che non dobbiamo correre”, ha puntualizzato Nicolato. “La Slovenia si gioca come noi la qualificazione. Sarà certamente una partita diversa rispetto a quella con la Spagna, loro interpretano un gioco fatto di recupero palla basso e ripartenze veloci. Sono ragazzi che sanno stare dentro la partita. Speriamo di essere un pizzico più fortunati. Ci vorrà qualità e speriamo di averla”.

Le accuse del ct spagnolo

Oltre a presentare la sfida di domani, la conferenza odierna è stata l’occasione per tornare sulle accuse del ct spagnolo Luis De la Fuente, che ha definito gli azzurrini “antisportivi”. “Mi spiace abbia detto questo”, il commento del ct. “Non ne conosco i motivi. Passione e aggressività sono valori che chiedo alla mia squadra e non credo di aver visto interventi violenti nei confronti degli spagnoli. Anzi, forse ho visto qualcuno di loro accentuare qualche altra situazione. Forse è rimasto sorpreso, negativamente, di non essere riuscito a farci gol dopo che la sua squadra aveva segnato a tutti. Ma contro di noi hanno tirato in porta solo quando eravamo in inferiorità numerica”.

La replica

Insomma, de la Fuente è “andato fuori strada. Lo sport è competitività, passione, volontà e la mia squadra ha sempre espresso questi valori. Non mi sognerò mai di accettare comportamenti che non siano sportivi”. “Le espulsioni di Tonali e Rovella non le possiamo giustificare. Ma per quello che riguarda le altre ammonizioni – ha aggiunto il mister azzurro – non c’è mai stato eccesso di antisportività o violenza. Mi spiace che questa situazione inizia a pesare in termini di interpretazione degli arbitrali”. Per Nicolato la mano pesante “non aiuta lo spettacolo. Sono favorevole alle espulsioni meritate, ma per la stragrande maggioranza dei casi i falli sono stati cose esagerate. Non va bene nè il troppo e né il troppo poco”.

(LaPresse/di Attilio Celeghini)

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