Eurogruppo, Gentiloni: “Scenario positivo, dibattito su regole fiscali in autunno”

Foto AP / Francisco Seco, Pool In foto il commissario europeo all'economia Paolo Gentiloni

BRUXELLES – La parola chiave per riaprire la consultazione pubblica sulle regole fiscali è l’autunno. A dirlo è il commissario Ue all’economia, Paolo Gentiloni, a margine dell’Eurogruppo. Il tema della revisione del Patto di stabilità non era nell’agenda dell’incontro ma di fatto è stato al centro delle dichiarazioni dei ministri delle finanze dell’eurozona. E si è riaperto il dibattito tra frugali e sostenitori della spesa.

Con una lettera che otto Paesi avrebbero inviato alla riunione informale dell’Ecofin prevista subito dopo l’Eurogruppo. Nessun timore, secondo Gentiloni, perché il consenso è ancora tutto da costruire. “Penso sia positivo che alcuni paesi abbiano già cominciato a prendere posizione, il lavoro della Commissione è quello di costruire consenso e cercheremo di farlo nel rispetto dell’opinione di tutti e con l’obiettivo di rendere le nostre regole adatte a uno sviluppo duraturo e sostenibile”, ha detto.

Gentiloni si è affrettato a dire che non si tratta di un nuovo capitolo ma di una nuova risposta a ciò che sta accadendo ora. “Non spetta alla Commissione cambiare le regole che sono nei trattati, quello che spetta alla Commissione è riflettere su come avere a che fare con la realtà e la realtà è quella che abbiamo dopo la pandemia – ha detto il commissario rispondendo a una domanda -. Il tema, dal mio punto di vista, non è cambiare la soglia dei trattati, il tema è come raggiungere un consenso per avere la possibilità di avere una crescita sostenibile e duratura e questa sarà la discussione nelle prossime settimane”.

Ma questo è il “momento giusto” per discutere di come sarà la governance nel 2023 dopo la sospensione delle regole fiscali che prevedevano il mantenimento del deficit di bilancio sotto al 3% del Pil e del debito pubblico sotto al 60% del Pil. L’economia nell’eurozona si sta riprendendo meglio delle aspettative, la campagna di vaccinazione è stata un successo, i soldi dei recovery plan iniziano ad affluire ai vari Stati. Ora si può iniziare a pensare alle nuove regole. “Iniziamo con un certo grado di ottimismo ed è importante discutere tra i ministri come coordinare meglio la fase che abbiamo davanti”, ha sottolineato Gentiloni.

Dello stesso parere il suo collega in Commissione, Valdis Dombrovskis. “È una buona occasione per discutere situazioni macroeconomiche nel settore finanziario per capire come rispondiamo alla crisi. L’Ue intende ricominciare una consultazione pubblica sulle regole fiscali Ue: dovremmo avere percorsi di riduzione del debito che siano realistici per tutti i paesi e avere una sostenibilità del fisco”, ha detto prima di entrare alla riunione.

Ma non bisogna lasciarsi andare a facili entusiasmi perché ci sono anche alcune nubi all’orizzonte, ha fatto notare Gentiloni. A cominciare dai rischi dell’inflazione, per passare all’impatto sociale della crisi, nonostante il “gradito” calo del tasso di disoccupazione, per finire con gli alti livelli di debito delle imprese. Fino ad arrivare dalla disparità del tasso di vaccinazione nell’Unione europea, che varia dal 91% al 21%.

Anche la presidente della Bce, Christine Lagarde, ha messo in guardia da possibili rischi futuri. “La situazione è migliore di quella che abbiamo temuto, ma non siamo fuori dal tunnel, dobbiamo continuare a dimostrare resilienza, costanza e continua cooperazione”. E riconfermato il supporto della Banca Centrale alla crescita: “E’ certamente nostra determinazione continuare il supporto necessario per mantenere le condizioni finanziarie favorevoli dipendenti dai dati e in maniera flessibile per fare il modo che il recovery non sia solo un rimbalzo ma sia costante, sostenibile e più inclusivo possibile”.(LaPresse)

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