Europa League, Lazio in rimonta sul Rennes: decidono Milinkovic Savic e Immobile

Trionfo importante per i biancocelesti

Foto Fabrizio Corradetti / LaPresse 03 ottobre 2019 Roma ( Italia) Sport Calcio Lazio - Rennes Europa League 2019 2020 - Stadio Olimpico di Roma Nella foto: esultanza Ciro Immobile dopo il gol 2-1 Photo Fabrizio Corradetti / LaPresse october 03st 2019 Roma (Italy) Sport Soccer Lazio - Rennes Europa League 2019 2020 - Olimpico Stadium of Roma In the pic: Ciro Immobile celebrates after scoring goal 2-1

MILANO – La Lazio risorge in Europa League trovando una vittoria in rimonta sul Rennes dopo cinque sconfitte consecutive nel torneo. E rilanciandosi nel girone di Europa league dopo il vistoso passo falso contro il Cluj. Alla vigilia Inzaghi aveva chiesto di cambiare marcia e di affrontare la sfida come una finale. Ma dopo un primo tempo incolore e senza emozioni, giocato a ritmo blando, c’è voluto un gol dei bretoni ad inizio ripresa a svegliare i laziali. A farli uscire dal torpore e da una certa confusione in fase di manovra (a causa anche di un profondo turn over) ci hanno pensato Milinkovic-Savic (gol e assist) e Luis Alberto. Entrati nella ripresa e veri artefici della rimonta biancazzurra certificata da un gol spettacolare di testa, da grande attaccante, di Ciro Immobile.

L’ultima vittoria in Europa League ottenuta dalla Lazio prima che cominciasse il filotto negativo era stata ottenuta proprio contro una squadra francese (il Marsiglia). Proprio undici mesi fa, segno che le compagini francesi portano bene ai biancocelesti. E’ stata però soprattutto la vittoria di Inzaghi che ha cambiato volto al match con i suoi innesti nella ripresa. Dando così forza e vigore ad una squadra incapace per un’ora di dare velocità alla manovra.

Il tecnico in attacco si affida dall’inizio oltre a Immobile a Caicedo (Correa indisponibile). Mentre il tecnico francese Stephan in avanti sceglie il tandem composto da Niang e Tait, Rapinha parte dalla panchina mentre Grenier guida il centrocampo con Traorè e Doumbia esterni. Possesso palla gestito dal Rennes nella fase iniziale della gara con la Lazio che fatica ad aprire la manovra. Il ritmo è molto basso, i francesi aspettano e i biancocelesti provano a trovare un po’ di intesa tra i giocatori avendo cambiato quasi tutta la formazione titolare.

Il primo squillo è della Lazio con Immobile al 6′ con un destro al volo e pallone alto sopra la traversa. Ma è solo una fiammata, l’unica di una mezz’ora volata via in maniera noiosa, senza affondi e conclusioni pericolose. Ci prova Lazzari con due cross consecutivi senza però offrire alcun brivido. È una Lazio sotto ritmo, che non si muove compatta. Incapace di dare intensità al gioco, soprattutto in fase di possesso e che non si avvicina quasi mai sotto la porta avversaria. Al 42′ si segnala un calcio di punizione di Cataldi con pallone che scavalca la barriera e Mendy che blocca agevolmente. I bretoni recriminano per due rigori non dati per fallo di mano di Vavro e poi di Acerbi.

Nella ripresa Inzaghi tarda a fare i cambi chiedendo ai suoi più incisività e coraggio in avanti, poi rompe gli indugi e fa entrare Milinkovic-savic per Cataldi e Luis Alberto per Berisha. Ma dopo neanche un minuto dalle doppie sostituzioni al 54′ arriva il gol del Rennes con Morel. Su calcio da fermo il difensore francese, naturalizzato malgascio, di testa da dentro l’area piccola batte Strakosha. C’è voluto uno schiaffo per svegliare la Lazio che inizia a spingersi in avanti e farsi più propositiva. E dopo neanche dieci minuti agguanta il pareggio con Milinkovic-Savic che, sfruttando un appoggio di Luis Alberto, si stacca dalla marcatura di Doumbia e con un rasoterra a pelo d’erba segna.

Con i due innesti, artefici del gol, è tutta un’altra Lazio che ora va in pressing dalla trequarti e fa arretrare i francesi. E Milinkovic Savic mette il timbro sulla partita firmando al 75′ un cross perfetto che Immobile, con una torsione da goleador, sfrutta nel migliore dei modi con in colpo di testa imparabile. E’ il gol numero 92 con la maglia della Lazio. I biancocelesti chiudono in sofferenza con brivido finale con una punizione dal limite ma Strakosha controlla. L’Aquila biancoceleste torna dunque a volare all’Olimpico anche in Europa e rilancia le ambizioni di una squadra alla ricerca di una continuità nei risultati.

(LaPresse)

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