Europa League, buona la prima per il Toro: Debrecen travolto 3-0

Foto LaPresse - Fabio Ferrari Nella foto: Cristian Ansaldi (Torino Fc) esulta dopo la rete 2-0

MILANO – E’ già EuroToro. I granata all’esordio nel secondo turno preliminare di Europa League non steccano il match contro il Debrecen, spazzando via in novanta minuti tutti i dubbi e i punti interrogativi relativi a una condizione fisica più fumosa rispetto a quella dell’avversario, che ha iniziato prima a lavorare, e a una preparazione per forza di cose più affrettata dopo l’uscita di scena del Milan, su verdetto dell’Uefa, che ha spalancato le porte dell’Europa a Belotti e compagni. Proprio il ‘Gallo’, alla sua prima gara internazionale a livello di club, ha indicato la via sbloccando il risultato, su rigore, dopo venti minuti.

Prima dell’intervallo Ansaldi raddoppia ipotecando il successo

A tempo scaduto nella ripresa Zaza di testa ha firmato il tris dal profumo di qualificazione al turno successivo: la trasferta in terra ungherese non spaventa con un 3-0 in tasca da cui ripartire. Soprattutto per quanto visto in questa andata.

Per il battesimo europeo il Toro, vista l’indisponibilità dell’Olimpico, trasloca al Moccagatta di Alessandria che per l’occasione si tinge di granata: l’urlo della Maratona è un’altra cosa, ma i 6000 tifosi presenti allo stadio si fanno sentire e spingono fin da subito la squadra di Mazzarri. Che parte forte fin dai primissimi minuti.

Belotti semina il panico in area, ma nessun compagno ne approfitta e alla fine è Harias a spazzare. I padroni di casa fanno la partita e al 19′ il filtrante in profondità di Berenguer viene raccolto da Belotti, steso in area dal portiere. Maae non ha dubbi e concede il penalty che il capitano trasforma con freddezza.

La reazione degli ospiti non si nota

L’unico a impensierire la retroguardia granata è il giovanissimo Zsori, che non a caso in chiusura di tempo consegna a Kinyik un pallone interessante che il terzino spedisce di poco a lato. Il campanello d’allarme suonato dal Debrecen sveglia il Toro, che prima dell’intervallo raddoppia con un tiro cross dello scatenato Ansaldi, tra i migliori, che beffa Nagy sul suo palo e finisce in rete.

I piemontesi non fanno grossi calcoli nonostante il doppio vantaggio e ripartono con il piede sull’acceleratore anche nella ripresa, anche se gli ungheresi, approfittando di un lieve calo fisico dei padroni di casa, si fanno vedere con maggiore frequenza dalle parti di Sirigu, pur senza creare grosse occasioni.

Il Toro vive delle fiammate di Berenguer e Iago Falquè

L’ex giocatore dell’Osasuna sfiora il tris per due volte nel giro di un paio di minuti prima con un pregevole tiro a giro fuori di un nulla poi con una conclusione a botta sicura dopo uno scambio con Iago che finisce sul palo. A rendere perfetta per i granata la torrida serata alessandrina ci pensa così Zaza, buttato nella mischia nel finale da Mazzarri al posto di Berenguer.

L’ex attaccante della Juve fa centro al terzo tentativo a disposizione: la sua zuccata da due passi sugli sviluppi di un corner vale il 3-0 e soprattutto una qualificazione praticamente in archivio. Il cammino che porta all’Europa League è lungo e tortuoso, ma il Toro l’ha iniziato con il piede giusto. (LaPresse)

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