Europee, Salvini vola a Varsavia in cerca di alleati euroscettici, Di Maio a Bruxelles

Il grillino a caccia di accordi "di democrazia diretta in Ue". Ma la base 5 Stelle è in rivolta contro il suo leader

Foto Roberto Monaldo / LaPresse

 ROMA – Matteo Salvini vola a Varsavia. Il ministro dell’Interno è in cerca di alleanze internazionali in viste delle prossime Europee e l’incontro di questo pomeriggio con il leader polacco Jaroslaw Aleksander Kaczynski è un tassello fondamentale nello scacchiare del leader leghista. La missione è ridisegnare il volto dell’Europa in chiave sovranista e il partito di cui Kaczynski è presidente, il Pis, è indispensabile alla strategia del ‘Capitano’. La speranza di Salvini è che dopo le elezioni i sovranisti polacchi confluiranno nel grande gruppo eurocritico che il Carroccio sogna. Intanto Di Maio è a Bruxelles per stringere accordi e lancia il movimento per “la democrazia diretta in Europa”, ma la baste 5 Stelle è in rivolta.

Il gruppo ‘eurocritico’ contro l’austerity, ma sull’accordo pesa l’amicizia tra il ‘Capitano’ e Putin

Oliare i meccanismi e gli ingranaggi dell’asse con i Paesi di Visegrad per Salvini è fondamentale. A partire dalla Polonia. La volontà del leder della Lega è rovesciare l’alternanza tra Ppe e Pse che hanno imposto politiche di austerity all’Ue. “Il 26 maggio sarà la rivoluzione del cambiamento anche in Europa”. Le delegazioni polacche e italiane sono fiduciose che l’accordo vada in porto, ma su Salvini pesano i rapporti con Putin, mal visti dai polacchi. ‘L’odio’ tra i sovranisti di Polonia e la Russia di Putin però cederà il passo agli interessi elettorali ed economici. Basti pensare che l’Italia è il terzo tra i partner commerciali polacchi.

Di Maio promette “democrazia diretta in Ue”, ma la base non lo segue

Di Maio invece ieri era a Bruxelles. Il vicepremier pentastellato ha incontrato diversi esponenti politici di partiti antisistema in giro per l’Europa: il polazzo Kukiz, il croato Sincic e la finlandese Kahonen. Di Maio ha promesso “un manifesto la cui stella polare sarà la democrazia diretta”. Ma la base 5 Stelle non ha digerito le ultime mosse del Movimento. Il salvataggio della banca Carige è stato preso dai militanti pentastellati come un tradimento inaccettabile. Prende sempre più piede tra il ‘pubblico’ a 5 Stelle l’idea di Giuseppe Conte nuovo leader pentastellato. Staremo a vedere.

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