Festival dell’economia, al via la 14/a edizione con Tria e Visco

Si apre oggi a Trento la quattordicesima edizione del tradizionale festival dell'economia che per quattro giorni, fino al 2 giugno, trasformerà il capoluogo trentino in un piccolo laboratorio dove mettere a confronto ed elaborare i principali temi non solo economici del momento.

(Photo by EMMANUEL DUNAND / AFP)

TRENTO – Si apre oggi a Trento la quattordicesima edizione del tradizionale festival dell’economia che per quattro giorni, fino al 2 giugno, trasformerà il capoluogo trentino in un piccolo laboratorio dove mettere a confronto ed elaborare i principali temi non solo economici del momento. Quest’anno il tema al centro del dibattito sarà ‘Globalizzazione, nazionalismo e rappresentanza’ e nel corso di una sessantina tra incontri e dibattiti si proverà a mettere a fuoco problemi e soluzioni.

L’evento

Spiega Tito Boeri, direttore scientifico del festival: “Globalizzazione vuol dire integrazione dei mercati con aumento delle pressioni competitive. Maggiore circolazione di beni e servizi e riduzione delle differenze di prezzo”. E proprio questo nuovo contesto osserva Boeri porta ai nuovi nazionalismi ” con la pressante richiesta di una chiusura delle frontiere” e dà vita “alla rivoluzione delle rappresentanze politiche in corso nei principali paesi occidentali”.

I programmi

Di tutto ciò si parlerà a Trento dove sono attesi tra gli altri il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, e il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco. Il primo – nel bel mezzo della questione europea della lettera su conti pubblici che potrebbe preludere a una sanzione Ue -, nel pomeriggio di oggi affronta il tema della austerità sostenibile provando a dare risposta su come un Paese ad alto debito come l’Italia debba essere virtuoso sul fronte dei conti pubblici e cosa può fare un governo per evitare la stagnazione. Visco domenica, subito dopo l’assemblea di Bankitalia che si terrà domani, tornerà a intervenire, invece, affrontando il tema di come costruire una nuova Europa. Un Europa che sia vissuta anche dal punto di vista della gestione delle politiche economiche e finanziarie più come una opportunità che come un vincolo.



di Paolo Tavella

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