Fiducia Franco: “Crescita oltre le stime, debito scenderà”. Giorgetti: “Incentivi a chi aiuta”

Fiducia per l'economia italiana, sfruttando anche la chance del Pnrr. Con Giancarlo Giorgetti che lancia una proposta alle imprese: più incentivi a chi aiuta a risolvere i tavoli di crisi.

ROMA – Fiducia per l’economia italiana, sfruttando anche la chance del Pnrr. Con Giancarlo Giorgetti che lancia una proposta alle imprese: più incentivi a chi aiuta a risolvere i tavoli di crisi. Dal Forum Ambrosetti di Cernobbio arriva un messaggio di ottimismo dal governo, con Daniele Franco che, pur non abbandonando il suo consueto aplomb, ammette che i nostri ‘numeri’ sono buoni e che potrebbero anche andare oltre le attuali stime. Per il 2021 “prevediamo una crescita del 5,8%, ma non possiamo escludere che la crescita sia anche leggermente superiore”, spiega il titolare di Via XX Settembre. Il ragionamento è chiaro: è in atto una ripresa “intensa”, con un terzo trimestre che sta andando in modo positivo e con dati “molto incoraggianti”. Franco assicura che il debito italiano è “sostenibile” ma avvisa tutti: “Superata la crisi andrà progressivamente ridotto”. I rapporti deficit/Pil e debito/Pil a fine anno solare saranno migliori rispetto a quelli indicati nell’ultimo Def, anche se la sfida deve essere quella, secondo l’ex dg di Bankitalia, di crescere “in modo strutturalmente più elevato del passato”. Attuare il Pnrr non sarà “facilissimo” e in questo contesto assume grande importanza la riforma del fisco, dove gli interventi su cuneo e Irpef “saranno centrali”, conclude lo stesso Franco.

Parole interessanti anche per Giancarlo Giorgetti, pure lui presente a Cernobbio, dove ha partecipato anche a un fugace vertice di centrodestra con Matteo Salvini e Giorgia Meloni. Il ministro dello Sviluppo economico parla della pandemia come di un trauma economico simile a una guerra e chiede di mettere al centro la crescita, “imprese e imprenditori”. Proprio in questa ottica l’esponente leghista lancia la sua suggestione: “Vogliamo cercare di ricostruire il sistema di incentivi e sussidi. Con un sistema trasparente. Chi ci aiuterà a risolvere i tavoli crisi merita incentivi più di altri che evitano fastidi e vanno a investire altrove”. L’urgenza di un decreto anti delocalizzazioni è diventata quasi naturale dopo la serie di licenziamenti nel settore automotive iniziata il 1/o luglio dopo la fine del blocco. Lunedì al riguardo ci sarà una riunione al Mise, visto che una delle principali ideatrici del piano è Alessandra Todde, viceministro allo Sviluppo economico in quota M5S. L’idea, secondo il ministro del Lavoro Andrea Orlando, è quella di “una cosa abbastanza rapida e meditata, anche in sede di conversione parlamentare”. Insomma, nessuno pensa di chiudere le imprese con una norma, ma servono percorsi per tutelare siti produttivi e lavoratori, già fortemente provati dalla pandemia.

LaPresse

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome