Finlandia al voto, si discute su welfare e migranti

I socialdemocratici all'opposizione, guidati dall'ex sindacalista Antti Rinne sono favoriti dai sondaggi

Foto Claudio Martinelli/LaPresse

HELSINKI – I finlandesi sono chiamati domenica a votare per le elezioni legislative, nella cui campagna elettorale hanno dominato i temi dei tagli alla spesa e dell’immigrazione. Questo mentre, di recente, la nazione è stata classificata dall’Onu come la più felice al mondo per il secondo anno consecutivo. Il suo segreto è l’alta qualità della vita, grazie a un ottimo sistema educativo, congedi parentali favorevoli per i genitori e bassi livelli di diseguaglianza. E nelle elezioni è centrale il modo in cui questo sistema viene finanziato.

Legislative in Finlandia, favoriti i socialdemocratici

I socialdemocratici all’opposizione, guidati dall’ex sindacalista Antti Rinne e favoriti dai sondaggi, hanno concentrato la loro campagna elettorale sulla lotta ai tagli alla spesa pubblica, applicati dal governo di centrodestra negli ultimi quattro anni. Tuttavia, in ogni caso il futuro premier dovrà decidere come rivedere il sistema del welfare, a fronte della popolazione in rapido invecchiamento e del calo delle nascite.

Cresce il sostegno al partito anti-immigrazione

Solo il 6,6% della popolazione finlandese è nato all’estero, facendo così del Paese quello con il minor tasso di diversità etnica nell’Europa occidentale. Eppure, il sostegno al partito anti-immigrazione Veri finlandesi è aumentato. La formazione ha sfruttato per la propria visibilità alcuni casi di presunte aggressioni sessuali a dicembre da parte di uomini migranti.

Aumentano i consensi della destra

Anche il partito di destra, che si oppone anche alla lotta al cambiamento climatico, secondo gli ultimi sondaggi è passato dal quinto posto al secondo-terzo. Mentre il partito era tra i primi tre nelle ultime due elezioni generali, era poi scivolato indietro dopo che nel 2015 si era unito al governo ed era sceso a compromessi su immigrazione e Unione europea. Il nuovo leader, l’eurodeputato Jussi Halla-aho, da allora ha portato il partito ancora più a destra.

Le relazioni commerciali con la Russia

Centrale nel voto è anche il rapporto con la Russia, tra i maggiori partner commerciali e con cui condivide 1.300 chilometri di confine. Da quando si è resa indipendente dalla Russia 101 anni fa, la Finlandia guarda con attenzione e cautela il vicino: mantiene costante dialogo con il Cremlino. Ma al contempo appoggia le sanzioni dell’Ue sulle azioni di Mosca in Crimea.

Il contrasto agli attacchi ibridi e alle campagne di disonformazioni ‘a marchio’ russo è una priorità crescente per Helsinki, anche nello schermare le elezioni da interferenze. Centrale nel voto anche la questione di quanti nuovi jet da combattimento siano necessari alla Finlandia, in parte come deterrente alle recenti violazioni dello spazio aereo da parte della Russia.

Occorre varare un nuovo piano economico

L’economia del Paese è uscita dalla recessione nel 2016, rendendo il Paese il secondo per lentezza nell’eurozona a riprendersi dalla crisi del 2008. I tradizionali settori trainanti (esportazioni di legno e carta, la compagnia Nokia) non bastano più a sostenere il Paese. Che quindi punta sulle start-up innovative sperando in un nuovo miracolo tecnologico. Ma il nuovo governo dovrà avere un piano convincente in vista di futuri problemi economici, anche perché i cittadini sembrano stanchi di quattro anni di tagli.

La sauna finlandese

Nelle discussioni politiche, intanto, fa capolino ed è motivo di polemiche la sauna finlandese, istituzione nazionale. I leader locali vi invitano tradizionalmente i leader stranieri, anche per discutere politica e diplomazia. Ma questo ha causato pesanti critiche perché esclude le politiche e le diplomatiche straniere, visto che uomini e donne accedono a zone separate. L’attuale premier, per placare le polemiche, ha assicurato nelle interviste che, quando ci sono sia uomini sia donne coinvolti, le discussioni vengono fatte in presenza di tutti e tutte, dopo la sauna. Il Parlamento finlandese ha una delle più alte proporzioni di deputate al mondo: il 41,5%.

(LaPresse/AFP)

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