Rubavano mezzi agricoli tra Enna e Catania, 13 arresti

Tra i coinvolti anche un minorenne che avrebbe guidato i mezzi rubati

LaPresse - Matteo Corner

ENNA – Era una vera e propria organizzazione quella che è stata sgominata questa mattina dalla polizia in Sicilia. Il loro obiettivo era quello di rubare mezzi agricoli nelle campagne tra Enna e Catania e per questo 13 persone sono state arrestate.

L’operazione

Una banda composta da italiani e da romeni, di un’età compresa tra ii 20 e i 45 anni, che questa mattina ha detto addio alla propria attività illecita. Le manette sono infatti scattate come detto per 13 persone grazie all’intervento dalla squadra mobile di Enna che ha operato con il supporto del commissariato di Piazza Armerina e della squadra mobile di Catania. Tutti coordinati dalla Procura di Enna. I destinatari del provvedimento dovranno dunque rispondere dei furti di escavatori, trattori, quad e autocarri per un valore stimato di diverse migliaia di euro.

I reati contestati nei loro confronti vanno dunque dal furto aggravato alla ricettazione. L’attività di indagine ha consentito di appurare di come si trattasse per lo più di blitz notturni. Durante i raid uno dei componenti della banda avrebbe in diverse circostanze portato con sé anche il figlio minorenne il cui ruolo sarebbe stato poi quello di guidare i veicoli rubati. Ramacca era considerata la base operativa ma i furti avvenivano in un territorio molto più ampio.

Colpita anche un’azienda sequestrata alla mafia

Diversi i colpi messi a segno dagli arrestati tra i quale anche un furto commesso in un’azienda che era stata tempo sequestrata alla mafia. Secondo gli inquirenti, poi, uno dei componenti della banda avrebbe anche frodato l’assicurazione. I fatti qualche mese fa quando l’uomo aveva prima compiuto un raid e poi, scappando successivamente, avrebbe danneggiato pesantemente la sua auto. Da qui l’idea di fermarla in un luogo vicino dove sarebbe stata data alle fiamme con l’intento di riscuotere il premio assicurativo.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome