Gaza, Msf: migliaia di feriti a rischio infezione o disabilità

A Gaza è in corso una vera e propria emergenza sanitaria. Questo perché i bisogni medici di chi è rimasto ferito durante le proteste lungo il confine con Israele eccedono la capacità del sistema sanitario, indebolito da più di 10 anni di embargo.

Milano, 29 nov. (LaPresse) – A Gaza è in corso una vera e propria emergenza sanitaria. Questo perché i bisogni medici di chi è rimasto ferito durante le proteste lungo il confine con Israele eccedono la capacità del sistema sanitario, indebolito da più di 10 anni di embargo. Perciò mettendo migliaia di persone a rischio di infezioni o disabilità permanenti. È l’allarme lanciato da Medici senza frontiere (Msf), che da marzo a ottobre ha curato 3.117 pazienti. Ciò su un totale di 5.866 feriti, che rischiano però di non guarire se non assistiti adeguatamente. Hanno bisogno di una serie di cure e servizi post operatori che al momento le strutture esistenti non possono offrire. “Un numero così alto di pazienti sovraccaricherebbe anche il migliore sistema sanitario del mondo. A Gaza, è una tragedia”, dichiara Marie-Elisabeth Ingres, capomissione di Msf in Palestina. “È necessario che le autorità israeliane e palestinesi facciano tutto il possibile per facilitare il lavoro di tutti gli operatori sanitari. Inoltre facilitare il trasferimento dei pazienti all’estero dove esiste una capacità chirurgica avanzata”, aggiunge.

dunque

La maggior parte dei feriti assistiti da Msf, spiega la ong, riportava ferite da armi da fuoco agli arti inferiori, che hanno causato in circa metà dei casi fratture esposte e nell’altra metà gravi danni ai tessuti molli. Questo tipo di ferite sono gravi e complesse e non si rimarginano velocemente. La loro serietà, sommata alla mancanza di cure adeguate a causa del sistema sanitario estremamente precario di Gaza, aumenta il rischio di infezione, in particolare per i pazienti che riportano fratture esposte. A Gaza non esiste attualmente alcun modo per diagnosticare le infezioni ossee, ma le stime più prudenti di MSF, basate sulla sua esperienza, indicano che almeno il 25% dei pazienti con fratture esposte soffrono di infezioni.

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