Gianluca, la giovane promessa in “La vita bugiarda degli adulti”

Gianluca Spagnoli (foto di Giulia Balletta, stylist Alice Roscioli, make up artist Patrizia De Luca)
Gianluca Spagnoli (foto di Giulia Balletta, stylist Alice Roscioli, make up artist Patrizia De Luca)

Gianluca Spagnoli, un promettente attore di 21 anni, sta rapidamente emergendo nel mondo del cinema italiano. Nato a Napoli e formatosi presso l’accademia PM5 Talent della sua città, Spagnoli si sta facendo strada nel panorama cinematografico in particolare grazie alla sua partecipazione alla serie “La vita bugiarda degli adulti” sotto la regia di Edoardo De Angelis, tratta dal celebre libro di Elena Ferrante. Realizzata tra il 2021 e il 2023, dal 4 gennaio 2023 è stata resa disponibile su Netflix, raggiungendo un vasto pubblico sia in Italia che a livello internazionale. Il personaggio che interpreta si chiama Tonino, un ragazzo molto timido ma con un forte sentimento di rivalsa. Desidera andar via da Napoli, ormai diventata un vicolo cieco, per inseguire i propri sogni e costruirsi un futuro migliore.

Come hai iniziato a recitare?

«A 16 anni ho iniziato a studiare recitazione a Napoli presso la PM5 Talent, fondata da Giuseppe Mastrocinque. La formazione era incentrata sul cinema, più che sul teatro. Dopo un’esperienza come animatore in un villaggio turistico, ho notato che nessuno era veramente felice della propria vita. Ne ho tratto una lezione, ho capito che dovevo seguire la mia vera passione. Quando sono tornato a casa, ero all’ultimo anno di superiori, avevo le idee chiare e ho intensificato i miei studi per diventare attore. Finito il liceo mi sono iscritto all’università di Scienze della Comunicazione, ma poi mi sono reso conto che non ero soddisfatto e ho dovuto prendere una decisione drastica. Non ero felice, non stavo rispettando la promessa che mi ero fatto. Quindi ho rinunciato agli studi e ho cercato un’agenzia che volesse lavorare con me. Ho trovato l’agenzia Take Off, con cui ho iniziato una collaborazione della durata di cinque mesi. Successivamente, ho avuto l’opportunità di fare il provino per “La vita bugiarda degli adulti”. Dopo tre lunghi provini, sono stato scelto per il ruolo di Tonino. Ora vivo a Roma, studio recitazione qui da tre anni».

Come è stato lavorare per la prima volta come attore in una serie tv?

«È stata una fortuna poter recitare in questa serie ed è stato davvero emozionante lavorare con attori di un certo rilievo come Alessandro Preziosi e Valeria Golino. Ricordo l’emozione della mia prima scena in assoluto, dove tutta la famiglia era a tavola. Nessuna scuola ti prepara a un’ansia del genere. Fortunatamente Tonino è un personaggio molto timido, quindi forse quest’ansia è stata positiva perché mi ha aiutato a interpretare al meglio la timidezza del personaggio».

Tonino è un personaggio a cui ti senti vicino o è molto diverso da te?

«Tonino non è troppo diverso da me. Leggendo il romanzo, ho trovato molte cose simili alle mie caratteristiche. Tonino ha una forte aspirazione sociale e l’obiettivo di diventare architetto. Essendo nato e cresciuto in un contesto periferico di Napoli negli anni ’90, la mentalità delle altre persone è diversa dalla sua. Nella sua realtà ciò che un uomo deve fare è crearsi una famiglia e portare i soldi a casa. Lui ha un obiettivo diverso, vuole andare via da Napoli e inseguire il suo sogno. Come Tonino, anche io sono scappato da Napoli per cercare una rivalsa sociale e lavorativa a Roma. Però sono un po’ meno timido di lui, sono più estroverso, probabilmente anche grazie all’esperienza come animatore».

Se potessi interpretare qualsiasi personaggio nella storia del cinema o del teatro, chi sceglieresti?

«Attualmente in Italia si stanno sviluppando opere che offrono la possibilità di interpretare personaggi supereroi, grazie a registi come i Manetti Bros. Questa possibilità mi emoziona molto e mi dà una minima speranza. Ad esempio, mi sono totalmente innamorato del personaggio di Jeeg Robot. Sarebbe un sogno. Ci sarebbero molti altri personaggi che mi piacerebbe interpretare. Un altro sogno è quello di prendere parte a una delle opere dei fratelli De Filippo, rivisitate. Fare parte di una commedia o di un dramma che ha fatto la storia del teatro napoletano sarebbe fantastico».

Qual è il tuo approccio per imparare le battute e memorizzare il copione? Hai qualche trucco?

«Non ho trucchi particolari. Con il tempo, quando sei abituato ad imparare monologhi anche molto lunghi tramite l’accademia, inizi a comprendere bene di cosa il personaggio sta parlando e questo ti facilita le cose. Il significato che attribuisci alle frasi è molto importante. Serve solo molta pratica, poi diventa sempre più semplice memorizzare le battute».

Stai lavorando a qualcosa al momento? Hai dei sogni per il futuro?

«Al momento sto continuando a studiare. L’anno in cui sono stato scelto per interpretare Tonino in “La vita bugiarda degli adulti” ero arrivato anche in finale al corso propedeutico del Centro Sperimentale di Cinematografia, una delle accademie più importanti di Roma. Bisognava superare tre fasi durante la selezione, ma contemporaneamente sono stato scelto per la serie. Fortunatamente non ho superato le finali, anche se per un solo punto. Ma se fossi entrato all’accademia, avrei dovuto rinunciare alla serie. Attualmente, sto studiando presso il DAMS e sto per laurearmi. Continuo a prendere lezioni a Roma, contemporaneamente sto facendo progressi e sto consolidando la mia carriera grazie alla mia agenzia che mi supporta e mi offre opportunità per fare provini».

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