Francia, i ‘gilet gialli’ fanno parcheggiare gratis a Disneyland e assediano l’Eliseo

(LP - CHARLY TRIBALLEAU / AFP)

PARIGI – Non si ferma la rivolta dei ‘gilet gialli’. Ieri mattina sono arrivati a Disneyland Paris, dove hanno bloccato sette dei nove accessi al parcheggio. E hanno fatto in modo da far entrare gratis le auto, i cui conducenti di solito sono costretti a pagare 30 euro al giorno per il posteggio. La protesta contro il caro benzina e le misure del governo francese non si ferma dopo il sabato ad alta tensione.

Ben 400 i feriti

Nel corso delle manifestazioni organizzate in tutta la Francia contro i rincari e il crollo del potere d’acquisto ha provocato 400 feriti, 14 tra i quali gravi, come confermato dal ministro dell’Interno, Christophe Castaner. C’è stata anche una vittima, una manifestante investita da un veicolo. I ‘gilet gialli’, chiamati così in quanto indossano la pettorina che gli automobilisti utilizzano in caso di emergenza e di incidente stradale, si stanno mobilitando in tutto il Paese. Populismo? Sembra più necessità.

Il governo si arrocca

Anche perché, in perfetta linea come avviene di solito in Europa, il governo si arrocca e non ascolta. L’esecutivo francese prevede di introdurre come previsto dal 1° gennaio l’aumento del 6,5% della tassa sul diesel e del 2,9% sulla benzina. “Andremo avanti”, hanno fatto sapere fonti dell’Eliseo su quella che chiamano ‘imposta ecologica’. Che al ‘verde’, però, lascia soprattutto i cittadini già alle prese con un caro-vita impressionante.

I manifestanti assediano l’Eliseo

E la reazione è immediata e non si ferma. Nel pomeriggio alta tensione nel quartiere del palazzo dell’Eliseo a Parigi, residenza ufficiale del presidente francese Emmanuel Macron. Le forze dell’ordine hanno lanciato lacrimogeni per disperdere i manifestanti. “Circa 1200 persone sono attualmente raggruppate nel settore della Concorde, protetto da un dispositivo di sicurezza”, ha annunciato il ministero dell’Interno. E la sensazione è che l’assedio continuerà. Ascoltare, spiegare, provare a venire incontro ai cittadini non sembra un’opzione.

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