Giornalisti, Lamorgese: “Tutelarne l’incolumità per difendere la libertà di stampa”

"Negli ultimi due anni abbiamo intensificato il monitoraggio"

Foto Roberto Monaldo / LaPresse 15-04-2021 Roma Politica Senato - Question time Nella foto Luciana Lamorgese Photo Roberto Monaldo / LaPresse 15-04-2021 Rome (Italy) Senato - Question time In the pic Luciana Lamorgese

ROMA – Il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, ha presieduto questa mattina la riunione del “Centro di Coordinamento per le attività di monitoraggio, analisi e scambio permanente di informazioni sul fenomeno degli atti intimidatori nei confronti dei giornalisti” dedicata all’esame del report 2021 e dei dati disponibili per il primo trimestre del 2022.

All’incontro hanno partecipato il Capo di gabinetto, Bruno Frattasi, il vice Capo della Polizia, Maria Luisa Pellizzari, il Presidente del Consiglio nazionale dell’ordine dei giornalisti, Carlo Bartoli, la Consigliera segretaria, Paola Spadari, e il segretario generale della Federazione nazionale Stampa italiana, Raffaele Lorusso.

“Negli ultimi due anni – grazie allo sforzo comune di prefetture, forze di polizia e rappresentanti centrali e territoriali dell’Ordine dei giornalisti e della Federazione nazionale della Stampa – abbiamo intensificato il monitoraggio registrando un significativo incremento degli atti intimidatori denunciati e degli episodi di attacchi sul web, se non di aggressioni fisiche ai danni dei cronisti, connessi anche alle campagne informative sull’emergenza pandemica”, ha dichiarato la titolare del Viminale.

“Nonostante una lieve inversione di tendenza registrata nei primi tre mesi del 2022, rispetto al primo trimestre del 2021, sono convinta che vada riservata la massima attenzione a questi episodi perché tutelare la libertà di stampa significa difendere la nostra democrazia”, ha aggiunto il ministro, ribadendo “l’importanza di procedere sempre alla denuncia al fine di consentire alle forze di polizia e all’Autorità giudiziaria di avviare le indagini e così di far emergere il fenomeno”. Il Centro di coordinamento sarà riconvocato a giugno.

LaPresse

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