Governo, Casini: non è il tempo di responsabili, centrodestra si rassegni

Foto LaPresse - Massimo Paolone In the pic: Pier Ferdinando Casini

Roma, 5 mag. (LaPresse) – “Nella situazione attuale tutto è difficile. Abbiamo assecondato per due mesi una mitologia finta, cioè che ci fosse qualcuno che ha vinto le elezioni. E i vincitori non hanno avanzato proposte ma pretese. Dopo due mesi vissuti in una sorta di allucinazione collettiva, sintetizzerei la questione in ‘riprendiamo contatto con la realtà’. Il presidente della Repubblica ha annunciato per lunedì consultazioni brevi.

Aggiungo che l’Italia sta danzando sull’orlo del burrone, deve evitare l’aumento dell’Iva e farsi sentire nelle scelte decisive sull’Europa”. Così Pierferdinando Casini in un’intervista con Repubblica. E sottolinea: “Nelle varie ipotesi di esecutivi di decantazione, di emergenza, del presidente, di armistizio non si può rispondere di no all’appello, che a quel punto verrebbe direttamente dal Quirinale, alla responsabilità”. Sull’ipotesi di responsabili: “Non ci sono scorciatoie oggi, non vedo chi possa stabilizzare un governo di centrodestra. È una strada che non sta né in cielo né in terra da un punto di vista politico e neppure istituzionale. Per il capo dello Stato sarebbe irricevibile incaricare una persona al buio che va a cercarsi i voti in Parlamento”.

Salvini e Di Maio “hanno fatto una campagna elettorale a cui darei 10. Ma il dopo voto è stata una pantomima. Ora mostrino serietà”, aggiunge Casini secondo cui “il Pd ora ha una strada sola: ascoltare Mattarella. Non disperdere quel senso di responsabilità e di correttezza istituzionale che ne fa l’unica alternativa credibile al populismo imperante. E smetterla di dividersi su cose incomprensibili. Apra gli occhi sulla crisi strutturale del socialismo europeo, si interroghi sul fatto che sono i ceti socialmente e culturalmente più consapevoli che lo hanno ancora sostenuto. Non pensi che esista la teoria dello zoccolo duro, al calo dei consensi non c’è limite. E poi: Renzi si è dimesso da segretario, non da leader. Personalità importanti come Franceschini trovino con lui un’intesa, perché l’alternativa è lasciare campo libero al bipolarismo 5Stelle-Lega”.

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