Governo, da temporeggiatore Conte si trasforma in decisionista: “Non c’è tempo da perdere”

Foto Roberto Monaldo / LaPresse in foto Alfonso Bonafede, Giuseppe Conte

ROMA – Da temporeggiatore Conte si trasforma in decisionista. E’ una delle tante metamorfosi a cui il Premier ha abituato gli italiani in questi suoi anni di governo, prima con la Lega ora con il Pd. Un atteggiamento camaleontico che contraddistingue il suo modo di fare politica e forse di vedere il mondo. E che, comunque, gli italiani hanno imparato a conoscere. E, dopo una lista di innumerevoli cose da fare tutte puntualmente rimandate, ora Cote si trasforma da temporeggiatore a decisionista. Un atteggiamento adottato dell’accordo raggiunto da tre quarti della maggioranza sulla prescrizione. “Non chiedetemi – dice – se sono garantista o se sono giustizialista. Queste contrapposizioni manichee vanno bene per i titoli dei giornali. Già come avvocato e come professore di diritto, queste visioni semplificatrici affidate alle ideologie degli ‘ismi’ non mi sono mai piaciute. Anche adesso che sono Presidente del Consiglio continuo a pensarla allo stesso modo. Ai cittadini non interessano le formule astratte, gli schieramenti pregiudiziali. Ai cittadini interessa che il ‘sistema giustizia’ offra un servizio efficiente, adeguato, giusto. Stiamo lavorando per accelerarne i tempi – sottolinea il Premier – Lo abbiamo già fatto presentando in Parlamento un disegno riformatore della giustizia civile. E anche sulla giustizia penale siamo impegnati in un complessivo disegno riformatore. Questo è sempre stato e continuerà a essere il mio obiettivo, ribadito ieri sera al vertice con le forze di maggioranza. Un obiettivo che rilancerò anche nell’ambito dei tavoli di lavoro per l’Agenda 2023 che partiranno la prossima settimana”.

Cantieri aperti

“Tanti sono i dossier aperti – ha continuato Conte – sui quali il Governo compatto è impegnato, come l’emergenza sul Coronavirus il rilancio del cantiere Taranto, il fronte libico, l’Europa. Tante le problematiche e le urgenze a cui siamo chiamati a dare tempestive risposte, in continuità con le prime misure varate con l’ultima legge di bilancio. Dal lavoro al welfare, dagli interventi per la crescita a quelli per abbassare le tasse alle famiglie, dalla semplificazione burocratica alla sicurezza, alla scuola, alla ricerca. Il dialogo, il confronto, l’ascolto sono sempre state parole chiave nello svolgimento del mio ruolo da Presidente del Consiglio. Ma arriva il momento delle decisioni. Gli italiani si aspettano risposte e concretezza, non litigi e rinvii”.

Prescrizione

“Tanto sui temi appena citati, quanto sul tema della prescrizione sul quale, seppur non ho mai ritenuto questo specifico profilo di disciplina tale da oscurare il complessivo disegno riformatore della giustizia, mi sono ugualmente speso per trovare un punto di mediazione sempre più avanzato. Un punto di equilibrio che contempli da una parte l’esigenza di evitare una denegata giustizia e, dall’altra, di garantire la ragionevole durata dei processi. Confido che tutte le forze di maggioranza riescano a condividere la medesima ragionevole posizione. Nel frattempo andiamo avanti, non possiamo e non c’è tempo da perdere. Il Paese vuole correre, e noi abbiamo l’obbligo di scandirne il ritmo”, rimarca il premier che pubblica la tabella di marcia dei tavoli per l’Agenda 2023.

Zingaretti: Renzi ambiguo

E’ così che il leader dem definisce Matteo Renzi che ha fatto manifestato il suo dissenso per cui non voterà il provvedimento sulla prescrizione in quanto  “il governo non ha i numeri”. Una decisione che Zingaretti critica all’apertura della direzione nazionale del partito: “è evidente – ha dichiarato – che sulla prescrizione sono stati fatti sostanziali passi avanti e il ministro ha sostanzialmente cambiato posizione. Questa è la verità tutto il resto è propaganda di chi piccona alleati e non avversari, di chi porta avanti una posizione che sta diventando ambiguo”.

Conte il decisionista

“Il dialogo, il confronto, l’ascolto sono sempre state parole chiave nello svolgimento del mio ruolo da Presidente del Consiglio – ha detto– Ma arriva il momento delle decisioni. Gli italiani si aspettano risposte, non litigi e rinvii, anche sul tema della prescrizione sul quale mi sono speso per trovare un punto di mediazione sempre più avanzato. Confido che tutte le forze di maggioranza riescano a condividere la medesima ragionevole posizione”.

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