Governo, Salvini annuncia: “Non lascio Berlusconi”

Il leader della Lega: "Non sono come Renzi e Di Maio"

ROMA (Ciro Iavazzo) –  Non cambierà strada, o almeno è quello che annuncia alla volata finale delle elezioni regionali in Friuli Venezia Giulia dove appoggerà uno dei suoi uomini di fiducia, Massimiliano Fedriga. Il leader della Lega, e ad oggi dell’intero Centrodestra probabilmente, Matteo Salvini non lascerà la coalizione con cui ha affrontato l’ultima tornata elettorale, quella del 4 marzo. “Io non lascio Berlusconi, non vedo perché dovrei cambiare idea ogni quarto d’ora. Non sono come Renzi o Di Maio”, ha dichiarato il capo del Carroccio che non si è risparmiato una stoccata ai competitor dopo il possibile accordo fra Movimento 5 Stelle e Partito democratico. “Se mi presento alle elezioni con una squadra, io vado avanti con quella. Se non si trova subito l’accordo, alle urne già a giugno”.

Berlusconi si fida: “Non andrà via, sono storie inventate”

Non ci sta ad aspettare Salvini, sa che andare presto al voto (in caso di un mancato accordo per la formazione del governo) potrebbe garantire al Centrodestra il fatidico 40% e quindi la piena maggioranza “Non ha senso arrivare ad ottobre, non sta scritto da nessuna parte. Se questa legge elettorale non va bene, se ne fa un’altra. Se c’è la volontà la si approva in quindici giorni: chi prende un voto in più vince”. Sicuro della ‘fedeltà’ di Salvini anche Silvio Berlusconi, che attribuisce la fantomatica fuga della Lega a qualcuno di ‘interessato’: “Non andrà via, non strapperà, anche dopo le elezioni in Friuli Venezia Giulia. Ne sono sicuro” ha ribadito l’ex presidente del Consiglio che ha poi aggiunto “Queste sono storie inventate da qualcuno che ha un interesse nel farlo”.

Asse Pd-5 Stelle, Salvini: zero possibilità

Intanto il Paese è ancora senza un governo, e il possibile asse M5S-Pd, Salvini sembra snobbarlo: “Percentuali pari allo zero. Un accordo contro natura, una presa in giro per tutti gli italiani. Una telenovela, se fossi un elettore 5 Stelle avrei vergogna” ci va giù duro il leader della Lega che non chiude però a nuovi possibili accordi fra le parti, ma le condizioni restano le stesse delle ultime consultazioni: “No a veti e capricci”.

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