Green pass, capitreno a rischio aggressione

Finozzi e Lustro (Cgil): ci sono già discussioni con i passeggeri per la mancanza di biglietto

NAPOLI – Le nuove norme sull’utilizzo del Green pass pongono un problema di controlli per il trasporto pubblico. Il certificato “base” sarà infatti obbligatorio dal 6 dicembre anche per trasporto ferroviario regionale e trasporto pubblico locale.

“Al netto di una verifica sul testo del decreto di cui ancora non siamo in possesso per accertare che il nuovo obbligo non riguardi anche il trasporto urbano di bus e metro, serve fare chiarezza su chi dovrebbe fare i controlli, con quale personale e quali le modalità”. Così si sono espressi unitariamente Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti sull’obbligo del green pass sui mezzi pubblici. “Rimane comunque – hanno aggiunto a questo proposito i sindacati di categoria – il problema per i treni regionali e autobus, dove bisogna evitare di esporre il personale ad aggressioni e di creare criticità allo svolgimento regolare del servizio”.

“Per fare questo – sottolineano le organizzazioni sindacali – una soluzione può essere quella di fare una norma ad hoc, aggiornando, con la partecipazione di tutte le parti in causa, l’allegato 14 dell’ordinanza sui trasporti dei ministeri della Salute e dei Trasporti, emanata la settimana scorso. Serve senza dubbio anche il coinvolgimento del ministero dell’Interno per condividere le modalità dei controlli sia nel caso che a farli siano le forze dell’ordine sia che siano demandati al personale del trasporto pubblico locale e ferroviario. In questo caso sono indispensabili assunzioni di personale dedicato. La verifica in ogni caso – spiegano infine Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti – dovrebbe essere fatta a campione all’atto di vendita del titolo di viaggio oppure a terra, non a bordo di autobus e treni, evitando di creare problemi al servizio ed al personale, in particolare ad autisti e capi treno”.

La situazione in Campania, spiegano Carlo Finozzi e Angelo Lustro della Filt Cgil regionale, non è certo più semplice rispetto al resto dell’Italia: “Ad esempio sui treni, ma anche sui bus, già avvengono discussioni per la mancanza del titolo di viaggio. Immaginiamo come sarà la reazione di un individuo che non ha portato il certificato verde o non lo ha proprio. E tenuto conto che non abbiamo la polizia in ogni stazione o ad ogni fermata, rischiamo solo per la nostra sicurezza”.
Fra l’altro non è precisato se, come accade in caso di mancanza della mascherina, bisogna fermare il treno o il bus.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome