ROMA – Il governo ha ormai quasi deciso: green pass anche per i lavoratori delle aziende private oltre che per quelle pubbliche. Una decisione che potrebbe diventare ufficiale già in mattinata. Il caso, comunque, sarà affrontato giovedì mattina prima del Consiglio dei ministri. Si dovrebbe procederà con due step: uno per il pubblico e l’altro per il privato con probabilità di partire già dalla metà del prossimo mese di ottobre.
Giorgetti possibilista
Il capodelegazione della Lega e ministro dello sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, sembra consapevole della scelta del governo: “Imporre il pass in tutte le aziende è un’ipotesi in discussione in nome della certezza da dare alle imprese, per evitare di tornare a chiudere. Estendere il green pass senza discriminare nessuno”. Ma su tale possibilità il segretario della Lega, Matteo Salvini, dice di “non saper nulla”.
Le richieste
Varie le richieste che stanno pervenendo al premier Draghi. La Lega, per bocca del presidente della Conferenza Massimiliano Fedriga, chiede “di eliminare i limiti di capienza per cinema, teatri e spettacoli dal vivo, ai quali si accede con green pass”, richiesta già fatta a Draghi e Speranza dal ministro della Cultura Dario Franceschini. Inoltre Giorgetti sottolinea la necessità di “rilasciare tamponi gratuiti ad alcune categorie come i minori, test salivari molecolari per ottenere il pass e utilizzo degli anticorpi monoclonali.E sull’obbligo vaccinale Giorgetti aggiunge: “E’ veramente l’ultima istanza, da valutare molto bene, se non si arriverà al 90% di vaccinati entro un mese, la scelta potrebbe diventare ineluttabile”
Green pass
Il pass non dovrebbe essere imposto per accedere agli sportelli, né alle parti processuali, mentre per le sanzioni per i dipendenti pubblici ancora sprovvisti del certificato il modello da seguire sarà la scuola: si parte dalle 400 alle 1000 euro con la sospensione del lavoro e dello stipendio dopo cinque giorni di ingresso al lavoro senza il Pass.
