Green pass per treni, aerei e stadi

E' l'ipotesi al vaglio del Governo ma la maggioranza non è coesa sull'uso massiccio della carta verde

Green pass: il governo considera varie ipotesi di utilizzo, come i mezzi di trasporto a lunga percorrenza quali treni e aerei. La risposta potrebbe arrivare già all’inizio della prossima settimana allorquando si riunirà la Cabina di regia. L’iporesi sarebbe quella di ‘copiare’ il modello Macron che prevede l’obbligo di vaccinazione per i viaggi a grande distanza. Altra ipotesi al vaglio è quella del rilascio solo dopo aver fatto la seconda dose, così come dettato dall’Unione europea. Per cui “un utilizzo diffuso del pass eviterebbe il ricorso a misure più restrittive”. Quello di lunedì sarà un tavolo in cui, come consuetudine, verranno valutati dalla Cabina di regia i risultati della settimana appena trascorsa: i dati dicono che i contagi sono in salita ma sono calate le ospedalizzazioni. Sarà il premier Draghi a dettare un orientamento plausibile: probabile una stretta sugli stadi. Il presidente della Federcalcio Gabriele Gravina sottolinea: “Rendiamo efficace il green pass per riaprire gli impianti”. In essere l’ipotesi che il green pass sia necessario per accedere a spettacoli, cinema, concerti, ma anche per palestre e piscine e in generale per tutte le concentrazioni di persone al chiuso e all’aperto.

Gelmini: “Scatto in avanti”

Ad oggi il green pass, rilasciato dopo la prima dose, è richiesto per accedere in stadi, concerti e Rsa e si ottiene anche dopo la sola prima dose di vaccino. E da Bruxelles il ministro degli Affari regionali Maria Stella Gelmini (Forza Italia) ha sottolineato come sia normale avere sensibilità differenti “ma – ha dichiarato – sono fiduciosa che anche su questo tema come ha detto il presidente delle Conferenza delle Regioni Fedriga, si troverà una soluzione unitaria. Se non vogliamo tornare a dover chiudere il paese non possiamo perdere tempo e non possiamo accontentarci dei risultati buoni che abbiamo raggiunto. Dobbiamo fare uno scatto in avanti”.

Maggioranza divisa

In merito all’applicazione della carta verde in maggioranza sono per il sì a tutto tondo Pd e in parte Italia Viva. M5s appare contrario invece all’applicazione in bar e ristoranti: “Ci sono luoghi – si legge in un post del Movimento – con grandi afflussi di persone, dagli stadi ai concerti fino alle discoteche, che devono aprire e per queste attività riteniamo certamente utile l’introduzione di un green pass, ma è diverso il discorso per attività come bar o ristoranti: in questo momento introdurre il green pass per accedervi significherebbe solamente limitare una ripresa così faticosa, dopo mesi di sacrifici“. Contrari a restrizioni Matteo Salvini e Giorgia Meloni: “Ne parleremo se e quando ce ne sarà la necessità – ha dichiarato il leader del Carroccio –. Adesso chiediamo attenzione e rispetto delle regole, però non possiamo terrorizzare la gente prima del tempo”. Disparità di vedute tra i presidenti di Regione.

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