Gregoretti, Fratoianni: “Nelle scelte di Salvini e Lega toni ridicoli”

L'intervento dell'esponente di Leu

Foto Fabio Cimaglia / LaPresse Nella foto Nicola Fratoianni

ROMA – “Sul caso Gregoretti ci sono due questioni in tutta evidenza: una questione politica e uno di merito. C’è innanzitutto un dato politico che sfiora il ridicolo. In questi mesi il protagonista di questa vicenda, Salvini, ha dichiarato in modo tronfio che lui sarebbe andato senza nessuna paura al processo. Addirittura ha fatto votare i senatori della Lega a favore in Giunta delle Autorizzazioni. Poi via via è stato sempre più in imbarazzo”. Lo afferma Nicola Fratoianni di Sinistra Italiana- Leu dai microfoni de La7 nel corso della trasmissione Aria che Tira.

“Poi c’è una questione che riguarda il merito – prosegue l’esponente di Leu – ed è assai più importante. Il Senato doveva decidere e ha deciso di autorizzare un potere autonomo dello Stato di giudicare rispetto alla legittimità di scelte e di atti concreti compiuti da un ministro che riguardano la vita di persone e che sono stati motivati con la difesa dei confini e della sicurezza dello Stato. Io continuo a chiedermi, di fronte alla propaganda di Salvini, se una nave della Guardia Costiera del nostro Paese, militari italiani quindi e non pericolosi sovversivi, con a bordo 131 poveri disgraziati che rischiavano di affogare, costituiva e costituisce un pericolo per l’Italia. Una tesi ridicola e offensiva”.

(LaPresse)

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