Grumo Nevano, la regia della camorra dietro le comunali del 2019

comune di grumo necano
comune di grumo necano

SANT’ANTIMO – Mala e camorra, un rapporto che in provincia di Napoli si fa sempre più forte ad ogni tornata elettorale. Un nuovo scandalo travolge la cosa pubblica dell’hinterland nord. Le investigazioni sul gruppo sgominato ieri, si legge nel provvedimento eseguito all’alba, riguardano anche le modalità illecite con Angelino Armando tenterà, attraverso alcuni ‘galoppini’ (Antonietta e Immacolata Corrado e Bianca Lina Liccardo) di reperire il consenso elettorale per le elezioni svolte in Grumo Nevano il 26 maggio 2019 in favore del candidato sindaco Angelo Campanile dello schieramento di centrodestra (che poi risulterà perdente) e dei candidati al Consiglio comunale Assunta Liguori detta Susy e Vincenzo Silvestre. Il 14 maggio 2019, alle 19,40, Angelino, alla presenza di Pasquale Verde e Antonio Arena, fa convocare presso la sua abitazione le sorelle Corrado, entrambe residenti nelle palazzine di corso Garibaldi di Grumo Nevano, affinché convincessero i residenti defle palazzine, dietro compenso della somma di 50 euro, a votare i candidati Liguori e Silvestre. Nell’occasione sarà proprio Verde, la cui appartenenza al clan Verde è certamente nota ad Angelino, a riferire alle due donne che devono ritirare più schede possibili e che pagherannno la somma di 50 euro per ogni voto: “Signora… venerdì e sabato voi raccogliete tutte le schede, 50 euro a voto”, mentre Angelino, dietro la generica promessa di potersi rivolgere a lui per ogni problema, descriverà le modalità concrete di acquisto del voto: “Sta il volantino. Zia più o meno quante ne fate? Un  duemila schede le facciamo lì dentro?”, continua dicendo “zia vi dovete mettere giù Grumo e dovete fare un macello.. dovete fare un macello…li dentro… ”. Antonietta Corrado spiega che si impegnerà a trovare quante più persone disponibili: “Ed io porto la gente là, quando più ne possiamo trovare.. però noi 100-200 dove li prendiamo tutti questi… ”, si sente dire nelle intercettazione captate dagli investigatori. Il 27 maggio, nonostante i candidati a sindaco Gaetano Di Bernardo e Campanile vadano al ballottaggio che vedrà la successiva vittoria del primo nella votazione del 6 giugno. I candidati consiglieri Silvestre e Liguori, vincono le elezioni: Liguori si aggiudica 469 voti (di cui solo voti nella sezione 9 e 33 voti nefla sezione 12), mentre Silvestre si aggiudica 229 voti (di cui soli 32 voti nella sezione 9 e 21 voti nella sezione 12). Le sezioni 9 e 12 sono quelle nelle quali hanno diritto al voto i residenti dove sono situate le case di edilizia popolare in cui Bianca Lina Liccardo e le sorelle Corrado si sono impegnate ad acquistare i pochi voti per Angelino. Nell’inchiesta risultano coinvolti anche politici di Casandrino. Antimo Silvestre e Salvatore Petito, il primo già sindaco di Casandrino, il secondo già assessore e vicesindaco di Casandrino, sono indagati con l’accusa di essersi adoperati unitamente ad Angelino “per acquistare un numero imprecisato di voti per garantire la vittoria di Susy Liguori Assunta e Vincenzo Silvestre”.

“Sciogliere subito l’assemblea civica” 

“Due clan avrebbero sponsorizzato dei  candidati alle elezioni del rinnovo del Consiglio comunale di  Grumo Nevano in provincia di Napoli. Lo denunciamo da tempo: la camorra si relaziona con l’imprenditoria, con la finanza e con la politica. E se la politica non recide i suoi rapporti con la  camorra non riusciremo a sradicare questo fenomeno”. Si apre così l’appello a firma dei 28 parlamentari eletti a Napoli e provincia. Sandro Ruotolo, Maria Domenica Castellone, Valeria Valente, Paolo SianiGilda Sportiello, Salvatore Micillo, Paola Nugnes, Vincenzo Presutto, Gianluca Cantalamessa, Carmen Di Lauro Iolanda Di Stasio, Paolo Russo, Andrea Caso, Raffaele Mautone Nicola Morra, Alessandro Amitrano, Doriana Sarli, Silvana Nappi, Raffaele Topo, Teresa Manzo, Francesco Urraro, Luigi Gallo, Luigi Iovino, Sergio Puglia, Sergio Vaccaro, Conny Giordano, Silvana Giannuzzi, Gianfranco Di Sarno invocano maggiore concretezza contro le infiltrazioni della camorra nella vita pubblica di molte amministrazioni del Napoletano. “Siamo di fronte – avvertono – ad una vera e propria emergenza democratica con migliaia di cittadini privati di diritti costituzionali: pensiamo al comune di Castellammare di Stabia  sciolto per infiltrazioni della camorra, a giorni potrebbero  essere sciolti dal Consiglio dei ministri anche Torre Annunziata  e San Giuseppe Vesuviano, stessi provvedimenti già sono stati  adottati per Sant’Antimo, Villaricca, Marano. Di recente abbiamo segnalato aspetti problematici anche per il Comune di Melito di  Napoli e, date le notizie di oggi, la stessa cosa dovrà esser  fatta per Grumo Nevano”.    “Proprio oggi, infatti – hanno ricordato ieri i 28 parlamentari -, a  seguito di indagini della Direzione distrettuale antimafia sono  stati arrestati esponenti di due clan che avrebbero sostenuto  nella competizione elettorale del 2019 a Grumo Nevano dei candidati di cui uno eletto e presente in maggioranza. Gran parte della politica è assente, anche di fronte alle sollecitazioni del prefetto di Napoli, Claudio Palomba, che recentemente in Commissione antimafia aveva sollevato il problema  dell’inquinamento politico e della selezione delle classi  dirigenti”. La giornata di ieri si era aperta con l’ennesimo sos dei sindaci dell’area nord indirizzato al prefetto Palomba alla luce della recente escalation di episodi violenti riconducibili alla criminalità organizzata. “Ci appelliamo alla Sua sensibilità istituzionale – si legge nella missica inviata al prefetto – chiedendole un incontro presso uno dei nostri Comuni per discutere delle iniziative concrete che gli Enti da noi rappresentati possono porre in essere a sostegno delle forze dell’ordine nel contrasto alla criminalità”. “Le chiediamo – proseguono i sindaci di Casoria, Frattamaggiore, Frattaminore, Cardito, Caivano, Crispano, Grumo Nevano, Acerra, Afragola, Arzano, Casandrino, Casavatore e Melito – un Suo autorevole e urgente intervento affinché nuov risorse umane siano assegnate a questi territori al fine di dissuadere e reprimere le condotte criminose manifestatesi nelle ultime settimane che, solo per una fortuna casualità, non si sono concluse in tragedia. Ci rimettiamo, inoltre, alla Sua disponibilità, a effettuare una visita, con le modalità che ritettà più opportune, presso i nostri Enti al fine di confermare, in questo particolare momento di sfiducia e scetticismo, la forte e autorevole presenza dello Stato”.

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