Il boss De Falco torna in carcere

Nunzio De Falco

VILLA LITERNODopo sette mesi trascorsi a casa dei suoi cari, Nunzio De Falco detto ‘o lupo, fratello del boss Vincenzo e mandante dell’omicidio di don Peppe Diana, è tornato in cella. I militari dell’Arma della stazione di Villa Literno hanno bussato alla porta della casa dove era domiciliari per accompagnarlo nel carcere di Poggioreale. Il Tribunale di sorveglianza nell’estate scorsa gli aveva concesso gli arresti in casa per motivi di salute: per i giudici le condizioni in cui si trovava in quel periodo erano incompatibili con il regime carcerario. La situazione, a quanto pare, ora è cambiata e i togati hanno disposto il suo ritorno in cella. 

Nunzio De Falco
Don Peppe Diana

De Falco, ora 72enne, è stato anche il mandante dell’assassinio di Mario Iovine:  il braccio destro di Antonio Bardellino venne eliminato a Cascais, in Portogallo, il 6 marzo 1991. Per questo omicidio e per quello del sacerdote, ‘o lupo ha incassato l’ergastolo. 

Quando a luglio i giudici spedirono a casa De Falco, diverse associazioni, alcuni politici e magistrati, oltre logicamente ai familiari di don Peppe, mostrarono la propria disapprovazione. E il pensiero inevitabilmente andò ad altri casi in cui i giudici, seppur riscontrate le gravi condizioni di salute nei boss che chiedevano di lasciare la prigione, avevano risposto picche. Il capomafia Bernardo Provenzano aveva pregato di trascorrere nella sua dimora siciliana gli ultimi giorni di vita. Totò Riina pure ci aveva provato. Ed anche i legali di Raffaele Cutolo ‘o professore avevano cercato di fargli varcare i cancelli della prigione.  A Nunzio De Falco, emblema di una delle pagine più tristi e cruente della storia casertana, il beneficio di riabbracciare la sua famiglia, anche se per pochi mesi, è stato concesso. 

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